La propaganda che per decenni è servita a plasmare le masse
rendendole docili, a mascherare la vera natura di decisioni prese in
apparenza “nell’interesse del popolo”, a proclamare guerre e interventi
militari basati su giustificazioni morali fallaci o totalmente
inventate, quella propaganda oggi non funziona più.
Viviamo un’epoca è straordinaria perché un numero crescente di
cittadini rifiuta di farsi ingannare, di vivere in un mondo dove le
promesse restano virtuali mentre il malessere è sempre più reale e
diffuso. L’influenza dei grandi media, fino a pochi anni fa debordante e
incontrastata, soprattutto in Paesi come la Gran Bretagna, gli Stati
Uniti ma anche l’Italia, risulta ormai affievolita. La gente non crede
più alla tv, ai giornali appiattiti sul mainstream, ai politici
tradizionali. Cerca altrove, in primis su internet, le risposte ai
propri dubbi, riscontri alle proprie esperienze, trova il coraggio di
ribellarsi, di difendere il proprio benessere e la democrazia.
Un’onda incredibile si è alzata, le cui implicazioni sociali e
politiche sono straordinarie, come ho spiegato in un intervento, che ho
improvvisato l’altra sera a Milano. Ero andato al Palazzo delle Stelline
ad assistere al convegno “Oltre l’euro per tornare grandi“,
dove intervenivano, tra gli altri, amici come Alberto Bagnai, Claudio
Borghi Aquilini, Mario Giordano, quando Matteo Salvini mi ha invitato a
parlare sul palco.
Tema, naturalmente, l’informazione e la manipolazione dell’opinione
pubblica. Che ho affrontato come di consueto, con passione civica. Sono
nove minuti di denuncia ma anche di speranza. Buona visione a tutti.
di Marcello Foa - 2 febbraio 2017
fonte: http://blog.ilgiornale.it
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