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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

13/01/16

IL SEQUESTRO DEI FUCILIERI DI MARINA LATORRE E GIRONE - UN'ALTRA OCCASIONE SPRECATA





13 Gennaio 2016
Stefano Tronconi 

Questa volta la palma dell''incapace di tappa' se la aggiudica Nicola Latorre, senatore pugliese del PD e presidente della Commissione Difesa (ovviamente la maglia rosa dell''incapacità assoluta' continua ad indossarla l'intero governo italiano).
Con la sua infelice uscita di ieri nella quale annunciava che Massimiliano Latorre non sarebbe tornato in India è riuscito a sollevare un vespaio sulla stampa indiana proprio alla vigilia dell'udienza della Corte Suprema ed a provocare la reazione di quel governatore del Kerala, Oomen Chandy, che avrebbe già dovuto finire dietro le sbarre per il sequestro dei due fucilieri di marina ed invece si trova in questi mesi a giocarsi il suo avvenire politico in quanto vicino alla scadenza del suo mandato.
Ormai non ho più parole per commentare l'idiozia della nostra classe politica e dei nostri commentatori giornalistici!
Da un anno e mezzo il problema è come fare rientrare in Italia Salvatore Girone.
Invece, tanto per far parlare di sè, politici e giornalisti continuano a sollevare il problema dell'inesistente possibilità di un ritorno in India di Massimiliano Latorre, che l'Italia non potrà mai concedere e che il governo indiano in carica non richiede e certamente non vuole (ormai nella decisione di oggi della Corte Suprema è venuto anche meno ogni riferimento ai 'problemi di salute').
Parlare continuamente a vuoto del 'non rientro di Latorre in India' (che formalmente è venuto meno ai termini del permesso concesso nell'ormai lontano Settembre 2014 dall'india) significa solo dare spazio in India a quei politici corrotti e criminali che sul caso marò e sul comportamento demenziale dell'Italia nel caso hanno fatto carriera continuando a dar loro munizioni per ostacolare l'azione di chi in India la vicenda vorrebbe invece risolverla.
Oomen Chandy e le malefatte della sua cricca politico-criminale avrebbero dovuto essere portate alla luce e messe al centro dell'azione italiana fin dal 2013 quando furono svelate nella loro interezza.
Invece gli incapaci e vigliacchi governi italiani che si sono succeduti hanno preferito 'dirottare' la vicenda dal terreno 'verità verso menzogne' a quello dello scontro 'Italia verso India' sul tema assai scivoloso della giurisdizione.
Con l'aggravante che con le loro 'dichiarazioni buffonate' che arrivano sempre nei momenti più delicati (vedi da ultimo appunto quella di ieri del senatore Latorre) impediscono anche alla parte indiana di prendere una decisione che quantomeno scongeli la situazione di Salvatore Girone.
Con l'azione italiana ora 'paralizzata' dalla scelta di ricorrere all'Arbitrato Internazionale sulla giurisdizione, purtroppo dovremo a questo punto metterci (e soprattutto lo dovrà Salvatore Girone) di nuovo in attesa per qualche mese in attesa della prossima udienza sul caso e del via libera da parte della Corte Suprema indiana.
Un'altra occasione è stata sprecata.
Anche perché, come scrivevo lo scorso 14 Novembre, .......'tra l'altro la finestra di opportunità per il possibile rientro di Salvatore Girone durerà verosimilmente non più di un paio di mesi dall'elezione di TS Thakur perché per la prossima Primavera sono in programma le elezioni per il rinnovo del Parlamento del Kerala con il rischio per Salvatore di ritrovarsi ostaggio di una nuova campagna elettorale indiana.'
Cari politici italiani, vergognatevi tutti!

fonte: https://www.facebook.com/stefano.tronconi.79?fref=ts

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