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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

27/02/15

L’ennesima follia sinistra. La tassa sul contante per cifre sopra i 200 euro



La no­ti­zia è ab­ba­stan­za nota. Il Go­ver­no Renzi ha de­ci­so di im­por­re una tassa sul­l’u­so del con­tan­te sopra i 200 euro. Un’im­po­sta di bollo pro­por­zio­na­le ai ver­sa­men­ti gior­na­lie­ri sopra que­sta cifra. Di fatto, ne­go­zian­ti e pro­fes­sio­ni­sti, per evi­tar­la de­vo­no usare POS e bo­ni­fi­ci.

Eb­be­ne, non posso non dire che stia­mo ra­sen­tan­do la fol­lia fi­sca­le con que­sta lotta al con­tan­te, sul pre­sup­po­sto che chi si fa pa­ga­re in con­tan­ti evada. La ve­ri­tà è che que­sta fol­lia ha in­ve­ro lu­ci­de mo­ti­va­zio­ni più pro­fon­de che poco hanno a che ve­de­re con l’e­va­sio­ne fi­sca­le, e ri­guar­da­no la so­vra­ni­tà mo­ne­ta­ria ed eco­no­mi­ca sta­ta­le.

D’al­tra parte, mi chie­do sin­ce­ra­men­te chi è che abbia dif­fu­so e so­ste­nu­to la di­scu­ti­bi­le teo­ria se­con­do la quale bloc­can­do l’uso del con­tan­te, viene li­mi­ta­ta l’e­va­sio­ne. Beh, la ri­spo­sta è ovvia: chi av­ver­sa, al­me­no sulla carta, la li­be­ra im­pre­sa. Il vero è che l’uso mi­ni­mo del con­tan­te non li­mi­ta af­fat­to l’e­va­sio­ne, ma la rende sem­pli­ce­men­te più scal­tra. Anche per­ché la vera eva­sio­ne non si oc­cu­pa di spic­cio­li, ma di gros­se cifre e lo fa at­tra­ver­so i me­to­di del­l’e­lu­sio­ne, quel­la forma di eva­sio­ne che non in­fran­ge la legge, ma la ag­gi­ra, sfrut­tan­do­ne le ma­glie lar­ghe e i vuoi nor­ma­ti­vi. Oltre che un certo grado di in­ci­vil­tà fi­sca­le.

Ciò detto, è da ri­le­va­re co­mun­que che que­sta “ri­for­ma” del Go­ver­no Renzi avreb­be si­cu­ra­men­te as­sun­to tut­t’al­tro te­no­re e si­gni­fi­ca­to, nel mo­men­to in cui fosse stata ac­com­pa­gna­ta dalla fon­da­men­ta­le esi­gen­za di se­pa­ra­re le ban­che d’in­ve­sti­men­to da quel­le com­mer­cia­li (uti­liz­za­te per la­vo­ro). Ma sul punto, il go­ver­no di si­ni­stra ese­gue solo il pro­gram­ma de­fi­ni­to nei trat­ta­ti eu­ro­pei, che non con­tem­pla­no certo que­sta fon­da­men­ta­le se­pa­ra­zio­ne.

Quel­lo che mi sento di dire, dun­que, è che tutto ciò non deve af­fat­to me­ra­vi­glia­re. Era già tutto pre­vi­sto dai tempi della ca­du­ta del­l’ul­ti­mo go­ver­no Ber­lu­sco­ni e l’av­ven­to del go­ver­no Monti. L’I­ta­lia ha perso la sua so­vra­ni­tà eco­no­mi­ca e mo­ne­ta­ria, en­tran­do nel­l’eu­ro. E uno dei ca­pi­sal­di della de­so­vra­niz­za­zio­ne, è la per­di­ta del­l’u­so del con­tan­te e la vir­tua­liz­za­zio­ne dei pa­ga­men­ti, af­fi­da­ta al cir­cui­to ban­ca­rio. Poi, con­ti­nuia­mo pure a rac­con­tar­ci la fa­vo­la che li­mi­ta­re l’uso del con­tan­te com­bat­te l’e­va­sio­ne…

Pubblicato da Davide Mura il 17 febbraio 2015
fonte: http://www.criticalibera.it

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