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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

25/10/14

Uccise il suo stupratore: Reyaneh impiccata. La madre su Fb: "Ha ballato sulla forca"


Uccise il suo stupratore: Reyaneh impiccata.
La madre su Fb: "Ha ballato sulla forca" -Foto
Uccise l'uomo che l'ha violentata: Reyhaneh è stata impiccata. La madre disperata su Fb: "Ha ballato sulla forca"


ROMA - Uccisa Reyhaneh Jabbari per impiccagione a 26 anni per aver ucciso l'uomo che l'ha violentata. L'Iran ha giustiziato Reyhaneh Jabbari, la ragazza condannata a morte per aver ucciso il suo stupratore.



Nonostante gli appelli internazionali rivolti alle autorità, Jabbari, che ha 26 anni, è stata impiccata in una prigione di Teheran dove era rinchiusa. Lo ha reso noto la madre della donna, secondo quanto scrive la BBC online.  LA MADRE: HA BALLATO SULLA FORCA «Mia figlia con la febbre ha ballato sulla forca»: sono queste, dopo l'impiccagione di Reyhaneh Jabbari stamane all'alba, le parole della madre della ragazza 26enne, Shole Pakravan, riportate sul suo profilo Facebook. Secondo quanto scrive l'International Business Times, la madre di Jabbari - una nota attrice di teatro iraniana - era stata informata che la figlia sarebbe stata giustiziata all'alba di oggi.  Secondo informazioni riportate dai media locali, fuori dalla prigione di Gohardasht di Karaj - dove Jabbari era detenuta - la madre della ragazza piangeva, si disperava e chiedeva aiuto a Dio. Con lei c'erano oltre 100 persone inclusi membri della sua famiglia e amici.  Prima dell'esecuzione, il vice direttore di Amnesty International per il Medio Oriente e l'Africa, Hassiba Hadj Sahraoui, aveva sottolineato in un comunicato che «il tempo sta per scadere per Reyhaneh Jabbari. Le autorità devono agire adesso per fermare l'esecuzione. Una simile punizione in qualsiasi circostanza rappresenta un affronto alla giustizia, ma eseguirla dopo un processo imperfetto che lascia grandi punti interrogativi sul caso rende la cosa più tragica».


25 ottobre 2014
fonte: http://www.leggo.it

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