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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

26/09/14

Pirateria somala: retroscena rilascio giornalista Michael Scott Moore




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Il rilascio del giornalista-scrittore Michael Scott Moore sembra sia stato seguito da un violento conflitto a fuoco. Lo scontro sembra sia avvenuto lo scorso giovedì. Quindi dopo la fase di rilascio del reporter con doppia nazionalità, tedesca e americana. Sembra che sia scoppiata una sparatoria tra gli stessi componenti della gang del mare che tratteneva il reporter in ostaggio. I pirati somali si sarebbero sparati a vicenda mentre era in corso la spartizione del ‘bottino’. Scott Moore era nelle loro mani dal gennaio del 2012 quando era stato rapito nei pressi di Galkayo in Somalia. Da allora i suoi sequestratori erano in attesa che venisse pagato, per fargli riottenere la libertà, un riscatto milionario. La lunga attesa deve averli innervositi molto. Lo fa pensare il fatto che forse sono all’origine della sparatoria proprio divergenze di opinione in merito alla spartizione del riscatto pagato. Per il reporter sarebbero stati, infatti pagati 1,5 mln di dollari a fronte di una richiesta iniziale di 20 mln di dollari. Quindi di certo, qualcuno della gang si era fatto i conti in un modo e poi, si è ritrovato con un bottino più misero di quello che si aspettava. 


E facile credere, in quanto in molte altre occasioni è già capitato, che nel momento dello ‘spartere’ i soldi del riscatto a qualcuno non sia andato a genio come siano stati ripartiti gli 1,5 mln di dollari fra i componenti della gang. A qualcuno, forse già innervosito dal fatto che si sono dovuti accontentare del forte ribasso, e probabilmente già erano scoppiati dei diverbi tra loro in merito, nel momento di fare le parti devono essergli saltati i nervi, e così è passato a maniere più sbrigative per contestare la cosa. Una dimostrazione che possa essere andata in questo modo è il fatto che nel corso del conflitto a fuoco sarebbero rimasti uccisi almeno tre dei pirati somali, ma soprattutto sia stato ucciso anche il capo della gang, che di fatto è colui che ripartisce il bottino. La sparatoria deve essere stata molto intensa visto che oltre ai morti ci sono stati anche molti feriti. La zona dove è avvenuto lo scontro è nella parte Centro Nord del Pese del Corno D’Africa, proprio nei pressi della città di Galkayo dove probabilmente i predoni somali avevano il loro covo e dove nel 2012 rapirono Scott Moore.


Ferdinando Pelliccia - 26 settembre 2014
fonte: http://www.liberoreporter.it

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