Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. Verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo via email all'indirizzo edomed94@gmail.com Saranno immediatamente rimossi. L'autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.


Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

08/09/14

Marò: l'India continua a sbeffeggiarci ........ E la farsa continua.


E ancora una volta siamo costretti a subire l'insopportabile commedia di questi professionisti del gioco delle tre carte ........  Evidentemente sanno di poterlo fare con chi fin dall'inizio si è mostrato timido e arrendevolee che ancora oggi spera possa esserci una soluzione amichevomente concordata, mentre i due sottufficiali sequestrati con l'inganno sono ancora trattenuti, di fatto prigionieri, da uno stato straniero senza che questi abbia presentato un capo d'imputazione, nemmeno "uno" straccio di prova.
E ora, dopo quasi tre anni ! l'infamante accusa di un rapporto falso redatto dal comando della Enrica Lexie, segno che questi "signori" sempre più con le spalle al muro non sanno più che pesci pigliare..... Ma  l'incidente che vede coinvolti l'Enrica Lexie e i due militari avvenne in una zona di mare e in un orario completamente diversi da quello in cui furono uccisi i due pescatori, come dichiarato dal padrone del Saint Antony appena giunto in porto,  presenti anche alcuni agenti della locale polizia ed una emittente televisiva indiana, e lo testimonia la  registrazione video.
Spero non si tratti d'altro, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca.......Si vuole forse compiacere l'India, che non ha nessuna intenzione di ammettere i propri errori ? E' forse questo il compromesso, il tanto auspicato, non da noi, accordo ? Voler dimostrare ad ogni costo che i due pescatori sono stati uccisi dai due Marò ? Una condanna mite da scontare in italia in virtù di un accordo, già firmato dalle due parti?


 NESSUNO RESTA INDIETRO, GIU' LE MANI DAI MARO'

Edoardo Medini
_____________

 

Esaminata l'istanza dei legali di Massimiliano Latorre, la Corte Suprema di New Delhi ha rinviato tutto al 12 settembre 

 

Marò: l'India continua a sbeffeggiarci


Marò, rinviata al 12 settembre sentenza per rimpatrio Latorre
Istanza presentata dal team dei legali della Difesa dopo il grave malore che ha colpito il fuciliere
Il fuciliere di Marina Massimiliano Latorre (foto: ANSA) FOTO
Il fuciliere di Marina Massimiliano Latorre
+CLICCA PER INGRANDIRE
Redazione ANSA
NEW DELHI
08 settembre 2014
10:05
NEWS
Suggerisci
FacebookTwitterGoogle+
Altri
A-AA+
Stampa
Scrivi alla redazione
Notizie Correlate
Marò, Pinotti: "Preoccupata, coinvolgeremo l'Onu se necessario"
Neurologo italiano parte per India
VIDEOMaro': Latorre dimesso dall'ospedale (ANSA)
Video
Maro': Latorre dimesso dall'ospedale
VIDEOMaro', Italia chiede rientro dopo ischemia (ANSA)
Video
Maro', Italia chiede rientro dopo ischemia
VIDEOFdI-An in piazza per solidarieta' a Maro' (ANSA)
Video
FdI-An in piazza per solidarieta' a Maro'
VIDEOMalore per il maro' Latorre in India (ANSA)
Video
Malore per il maro' Latorre in India
Archiviato in
Giustizia
Morte
Forze Armate
Controterrorismo
Salvatore Girone
Umberto Vitelli
Enrica Lexie
Massimiliano Latorre
International Maritime Organisation
Polizia di Stato
Ministero dell'Interno
ONU
Corte Suprema
La corte suprema indiana ha esaminato oggi l'istanza in cui il team di difesa del fuciliere di marina Massimilian Latorre chiedeva il suo rimpatrio per due settimane per motivi di salute dopo l'attacco ischemico subito ed ha chiesto al governo un parere aggiornando l'udienza al 12 settembre. La Corte suprema indiana ha esentato oggi Massimiliano Latorre su richiesta della difesa dall'obbligo di firma presso il commissariato di polizia per due settimane per le sue condizioni di salute. 
Secondo il quotidiano indiano Hindustan Times, i fucilieri di Marina coinvolti nell'incidente che il 15 febbraio 2012 provocò la morte di due pescatori indiani al largo del Kerala "presumibilmente cercarono di coprire il loro operato spingendo il capitano della petroliera Enrica Lexie a inviare un rapporto per le organizzazioni internazionali di sicurezza marittima in cui si sosteneva che i pescatori erano armati e che questo fu alla base della decisione di sparare".  Una fonte del ministero dell'Interno indiano che ha richiesto l'anonimato ha detto al giornale che "il capitano della Enrica Lexie generò un rapporto via e-mail in cui si sosteneva che sei dei pescatori a bordo del peschereccio St. Antony erano armati". "Ma gli investigatori indiani - dice ancora la fonte anonima - verificarono che tutti gli undici pescatori a bordo erano disarmati. Non c'erano armi sul peschereccio". Il giornale indica che secondo dati a sua disposizione la e-mail fu mandata ad una organizzazione per la sicurezza marittima che la avrebbe poi inoltrata all'International Maritime Organisation, agenzia dell'Onu per il rafforzamento della sicurezza marittima. "Ma quando durante le sue indagini l'Agenzia nazionale per la sicurezza (Nia) indiana ha interrogato il capitano (Umberto Vitelli, ndr.) della Enrica Lexie - ha detto infine la fonte degli Interni - questi ha negato di essere stato testimone dell'incidente e della sparatoria, dichiarando di aver redatto la e-mail sotto la pressione dei fucilieri di Marina accusati. L'obiettivo era quello di presentare i pescatori come pirati". Fonti della polizia anti-terrorismo Nia, scrive infine il quotidiano, non hanno voluto commentare queste dichiarazioni, limitandosi a rispondere che "presenteremo il rapporto con i capi di accusa al tribunale che deve processare i due militari (Massimiliano Latorre e Salvatore Girone) una volta che tutte le questioni sollevate saranno state risolte dalla Corte Suprema".


Esaminata dalla corte suprema indiana l'istanza presentata dalla difesa del fuciliere di marina Massimiliano Latorre, per il rimpatrio di due settimane per motivi di salute dopo l'attacco ischemico subito nei giorni scorsi. L'udienza è stata fissata al 12 settembre. La Corte suprema indiana ha esentato oggi Massimiliano Latorre su richiesta della difesa dall'obbligo di firma presso il commissariato di polizia per due settimane per le sue condizioni di salute. 
Secondo il quotidiano indiano Hindustan Times, i fucilieri di Marina "cercarono di coprire il loro operato spingendo il capitano della petroliera Enrica Lexie a inviare un rapporto per le organizzazioni internazionali di sicurezza marittima in cui si sosteneva che i pescatori erano armati e che questo fu alla base della decisione di sparare".  Una fonte del ministero dell'Interno indiano che ha richiesto l'anonimato ha detto al giornale che "il capitano della Enrica Lexie generò un rapporto via e-mail in cui si sosteneva che sei dei pescatori a bordo del peschereccio St. Antony erano armati". "Ma gli investigatori indiani - dice ancora la fonte anonima - verificarono che tutti gli undici pescatori a bordo erano disarmati. Non c'erano armi sul peschereccio". 
"Ma quando durante le sue indagini l'Agenzia nazionale per la sicurezza (Nia) indiana ha interrogato il capitano (Umberto Vitelli, ndr.) della Enrica Lexie - ha detto infine la fonte degli Interni - questi ha negato di essere stato testimone dell'incidente e della sparatoria, dichiarando di aver redatto la e-mail sotto la pressione dei fucilieri di Marina accusati. L'obiettivo era quello di presentare i pescatori come pirati". Fonti della polizia anti-terrorismo Nia, scrive infine il quotidiano, non hanno voluto commentare queste dichiarazioni, limitandosi a rispondere che "presenteremo il rapporto con i capi di accusa al tribunale che deve processare i due militari (Massimiliano Latorre e Salvatore Girone) una volta che tutte le questioni sollevate saranno state risolte dalla Corte Suprema".

Francesca Ceccarelli - 8 settembre 2014
fonte: http://www.ilgiornaleditalia.org

Nessun commento:

Posta un commento