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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

06/01/16

Paolo Becchi lascia il MoVimento 5 Stelle: "È la stampella del Pd e Grillo è un ologramma"


Il professore, considerato l'ideologo dei grillini, sfoga la sua delusione: "Si sta trasformando in un partito ibrido e ha stretto con Renzi un nuovo patto dopo quello del Nazareno"


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Il MoVimento 5 Stelle perde un'altra "stella". Ma stavolta non si tratta di un'epurazione bensì di un addio spontaneo. Paolo Becchi, da molti considerato l'ideologo del M5S, saluta e se ne va. In una conversazione con Formiche.net il professore di Filosofia sfoga tutta la sua delusione nei confronti di quello che, spiega, "si sta trasformando in un partito ibrido e ha stretto con il Pd un nuovo patto dopo quello del Nazareno facendo da stampella al governo Renzi". 
 
 
L'ologramma Grillo Becchi racconta di aver cancellato la propria iscrizione al MoVimento il 31 dicembre. "L'ho fatto - sottolinea - perché non corrisponde più a quella speranza dell'inizio. Non sono nella testa di Beppe, e non so se questo suo progressivo farsi da parte sia sintomatico di un po' di delusione anche da parte sua, ma è sempre più politicamente assente. Ha fatto un discorso di fine anno che era uno spot pubblicitario al suo spettacolo, un intervento teatrale nel quale dice che tutti siamo ologrammi ma, ahimè, è diventato un ologramma pure lui. Forse era inevitabile che il MoVimento si istituzionalizzasse, ma il sogno è finito".
 
 
Amministrative Secondo Becchi il caso più eclatante della trasformazione dei grillini in "partito ibrido" è quello che riguarda le prossime elezioni amministrative: "Si può vincere ma si ha paura di farlo e magari non lo si vuole proprio, come a Roma, si sceglie di seguire l'intero e impegnativo percorso democratico per la selezione delle candidature con non so quanti passaggi in rete, facendo mostra di questo dispiegamento di energie per la democrazia diretta. Dove invece si vuole lottare per vincere davvero, il candidato e la lista vengono blindati e imposti dall'alto come accaduto con Massimo Bugani a Bologna. Questo è il partito ibrido che da un lato acchiappa chi ancora crede negli ideali di rottura del vecchio MoVimento e dall'altro si avvicina alla logica partitica".
 
 
Il nuovo patto del Nazareno Il professore analizza poi l'elezione dei giudici della Corte Costituzionale: "Lì si è capito come il Patto del Nazareno tra Pd e Fi sia finito del tutto e ne sia nato un altro tra Pd e M5S, tenuto segretissimo tanto che chi ne parla viene ricoperto di insulti in rete, ma questa è la sostanza". Il prossimo banco di prova dell'asse Pd-M5S sarà, secondo Becchi, il voto sulle unioni civili: "Ci sarà l'accordo tra Renzi e l'M5S, il quale finisce così a fare nuovamente da stampella al governo, quando invece sarebbe andato incontro a grosse difficoltà. Poi la legge sullo ius soli, anche qui sconfessando Grillo. E magari per finire anche l'eutanasia. Non rendendosi conto che in questo modo si fa soltanto il gioco di Renzi".
 
 
Grillo al tramonto Quindi Becchi torna sulla figura di Beppe Grillo: "È stato sconfessato dal vicepresidente della Camera addirittura sul Financial Times, al quale Luigi Di Maio ha detto che loro non sono favorevoli all'uscita dell'Italia dalla Nato come invece ha sostenuto Grillo. Beppe ha detto che è 'un po' stanchino', ma che sarebbe rimasto il garante delle regole. Peccato però che qui non venga rispettata nessuna regola, come sull'espulsione della senatrice Serenella Fucksia: indubbiamente c'erano motivazioni valide e l'obiettivo sarebbe stato raggiunto ugualmente, ma non c'è stata nessuna assemblea dei parlamentari con voto poi ratificato dalla rete. Ormai regna l'arbitrio".
 
 
La reazione dei Democratici Tra i primi a commentare la notizia dell'uscita di Becchi Alessia Rotta, membro della segreteria nazionale del Pd: "Alla gran giostra dei 5 Stelle oggi tocca a Becchi: e quindi avanti il prossimo. Chi sarà? Non lo sappiamo, ma di sicuro chi pensa con la sua testa è fuori. Una supercazzola digitale al giorno serve per sviare l'attenzione dal lavoro di epurazione. Così Casaleggio e il suo ectoplasmatico portavoce, Grillo, ne hanno segato un altro: zero democrazia per una setta sotto il ferreo controllo del duo bananas. Di questo passo resteranno giusti giusti per un bello scopone scientifico".

Luigi Frasca - 5 gennaio 29016
fonte: http://www.iltempo.it

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