Più
il centrodestra sale nei sondaggi e più da ogni parte si semina
zizzania e inietta veleno per cercare di scombussolarlo e dividerlo.
Parliamo ovviamente dell’informazione radical chic, del mondo
cattocomunista e di quella grande fetta dei guru ipocriti. Sia chiaro
qualcuno dentro Forza Italia che preferirebbe le larghe intese a una
vittoria del centrodestra c’è e si sa. Si tratta di una idea
ingiustificabile oltreché pericolosa perché anche solo pensare di
potersi fidare di certi personaggi della sinistra fa venire la pelle
d’oca.
Del resto ogni volta che Berlusconi ha “ragionato” con la sinistra è
stato regolarmente, elettoralmente, politicamente e personalmente
tradito. Ma al netto di queste malaugurata ipotesi, oggi il centrodestra
viaggia piuttosto coeso, con un programma piuttosto condiviso e con il
favore degli elettori. Dunque Salvini, Meloni, Berlusconi insieme alla
quarta gamba si accreditano come gli unici possibili vincitori nei
sondaggi che circolano. Ecco perché dal soccorso rosso, radical chic,
cattocomunista è partito l’appello a mettere zizzania e usare quantità
industriali di veleno. Lo si fa sul programma ritenuto assurdo e da
bancarotta, lo si fa sulle singole e inevitabili diversità, lo si fa
allertando l’Europa sui pericoli di un populismo di destra.
Insomma, di tutto pur di riuscire a incrinare l’alleanza di
centrodestra. Ovviamente non ci riusciranno e non solo perché gli
italiani sanno scegliere, ma perché oramai hanno capito bene chi abbia
portato l’Italia al collasso. Del resto direttamente o indirettamente i
cattocomunisti hanno governato la Repubblica per più di sessant’anni su
settanta e passa di vita. Dunque se l’Italia è un albero storto dove non
funziona quasi niente, la colpa certo non può essere del centrodestra
che ha complessivamente governato per meno di dieci anni dal 1946 ad
oggi. I cattocomunisti hanno creato e ingigantito per motivi elettorali e
clientelari un apparato pubblico da socialismo reale, infernale e
inefficiente. Hanno infilato lo Stato ovunque con enti, organismi,
aziende inutili e dannose. Hanno rovinato la previdenza con leggi
assurde, ingiuste, discriminatorie e antieconomiche fino al punto che
vediamo e purtroppo viviamo. Hanno usato la leva fiscale per
ossessionare e tartassare i cittadini obbligandoli a pagare per
compensare gli sperperi, le ruberie e i favori di Stato. Hanno riempito
l’Italia di sconosciuti per via di una accoglienza incontrollata, male
gestita e socialmente insostenibile. Hanno reso la giustizia ingiusta,
lenta, spesso arbitraria e politicizzata. Hanno diviso l’Italia in due
abbandonando il Sud all’assistenza, al clientelismo, allo statalismo
anziché allo sviluppo e alla valorizzazione delle grandi risorse
culturali, territoriali e turistiche del mezzogiorno.
Insomma l’Italia è un colabrodo pieno di debiti e inefficienza per
questi decenni di governi, maggioranze e accordi parlamentari
cattocomunisti, altro che centrodestra. Ecco perché zizzania o no,
veleno o meno, ipocrisia o meno, gli italiani auspicabilmente il 4 marzo
manderanno a casa tutti i radical chic, cattocomunisti, santoni di
centrosinistra, per restituire la primavera al Paese.
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