Dalla coste calabresi come coi pirati saraceni ad avvistare il cargo-bomba Ark Futura e la flotta di scorta
Il cargo danese Ark Futura carico delle armi chimiche siriane
più pericolose è partito per l’Italia. Ce lo dicono dopo la partenza a
nascondere cosa? Rotta su Gioia Tauro per trasbordare 570 tonnellate di
agenti chimici sulla nave Usa Cape Ray. Arrivo? Secret. Lo sveliamo noi:
tra venerdì e sabato
L’annuncio ieri, a nave partita dal porto siriano di Latakia.
Il cargo danese ‘Ark Futura’ con 570 tonnellate di armi chimiche a bordo
sta navigando verso il porto di Gioia Tauro dove trasborderà il suo
carico bomba sulla nave laboratorio ‘Cape Ray’ della marina militare
statunitense. Data di arrivo volutamente omessa. Timore di terroristi
all’assalto di quel carico da apocalisse o prudente silenzio ad evitare
timori e rabbia nella Calabria balneare per l’arrivo di ospiti tanto
inopportuni? La risposta è libera; resta la certezza che la rotta da
Latakia a Gioia Tauro prevede 4-5 giorni di navigazione.
«Il compito più complicato dell’eliminazione delle armi chimiche siriane è terminato. Ora comincia un nuovo capitolo di questo processo. La missione congiunta Onu-Opac ringrazia le autorità italiane per aver fornito un porto per il trasbordo di parte del carico». Ma il tentativo di occultare trasforma la parte finale della vicenda nel segreto di Pulcinella. Prima hanno disinserito i trasponder delle navi, il segnale satellitare che dovrebbe segnalare la posizione di ogni natante. Ora il giochino della partenza svelata qualche ora dopo di un convoglio che somiglia alla Sesta Flotta Usa.
Sappiamo che a garantire la sicurezza del delicato carico ci sono possenti navi da guerra di cinque nazioni diverse e non esattamente amiche tra loro a garantire la neutralità dell’importante operazione internazionale di disarmo. Ovviamente oltre alla marina italiana che si prepara ad accogliere quella sorta di Onu navigante nelle acque di casa. Quindi, dalle splendide coste tirreniche calabresi potranno vedere l’incrociatore nucleare russo ‘Piotr Velikij’, Pietro il Grande, e quattro fregate, la cinese ‘Yancheng’, l’inglese ‘Montrose’, la danese ‘Estern Snare’ e la norvegese ‘Helge Ingstad’.
La Ark Futura è dunque in navigazione verso Gioia Tauro con a bordo 60 contenitori con gli agenti chimici di priorità 1 (tra cui iprite e precursori del gas Sarin), che saranno distrutti a bordo della nave militare americana da carico Cape Ray, attrezzata a fare da laboratorio, che si sposterà in acque internazionali nel Mediterraneo. Dopo la tappa nel porto calabrese, la Ark Futura proseguirà il suo viaggio verso la Gran Bretagna per consegnare 150 tonnellate di agenti chimici di tipo B che saranno distrutti sul territorio britannico e verso la Finlandia altri materiali di priorità 2 ad Ekokem.
24 giugno 2014
fonte: http://www.remocontro.it
«Il compito più complicato dell’eliminazione delle armi chimiche siriane è terminato. Ora comincia un nuovo capitolo di questo processo. La missione congiunta Onu-Opac ringrazia le autorità italiane per aver fornito un porto per il trasbordo di parte del carico». Ma il tentativo di occultare trasforma la parte finale della vicenda nel segreto di Pulcinella. Prima hanno disinserito i trasponder delle navi, il segnale satellitare che dovrebbe segnalare la posizione di ogni natante. Ora il giochino della partenza svelata qualche ora dopo di un convoglio che somiglia alla Sesta Flotta Usa.
Sappiamo che a garantire la sicurezza del delicato carico ci sono possenti navi da guerra di cinque nazioni diverse e non esattamente amiche tra loro a garantire la neutralità dell’importante operazione internazionale di disarmo. Ovviamente oltre alla marina italiana che si prepara ad accogliere quella sorta di Onu navigante nelle acque di casa. Quindi, dalle splendide coste tirreniche calabresi potranno vedere l’incrociatore nucleare russo ‘Piotr Velikij’, Pietro il Grande, e quattro fregate, la cinese ‘Yancheng’, l’inglese ‘Montrose’, la danese ‘Estern Snare’ e la norvegese ‘Helge Ingstad’.
La Ark Futura è dunque in navigazione verso Gioia Tauro con a bordo 60 contenitori con gli agenti chimici di priorità 1 (tra cui iprite e precursori del gas Sarin), che saranno distrutti a bordo della nave militare americana da carico Cape Ray, attrezzata a fare da laboratorio, che si sposterà in acque internazionali nel Mediterraneo. Dopo la tappa nel porto calabrese, la Ark Futura proseguirà il suo viaggio verso la Gran Bretagna per consegnare 150 tonnellate di agenti chimici di tipo B che saranno distrutti sul territorio britannico e verso la Finlandia altri materiali di priorità 2 ad Ekokem.
24 giugno 2014
fonte: http://www.remocontro.it
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