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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

08/04/16

Il “suicidio per negazione della realtà” dell’UE


Tamanskaja 

Ciò che doveva accadere è accaduto. L’UE, essendo una catena di anelli deboli, infine ha ceduto e gli olandesi sono i primi a votare contro l’associazione con l’Ucraina. Naturalmente, gli euroburocrati troveranno qualche scusa per dichiarare il voto non valido, si può affermare che una legge è stata violata, si può anche negoziare qualche piccola modifica sull’accordo di associazione, o si potrebbe anche decidere semplicemente d’ignorare questa votazione. Ma niente di tutto ciò farà alcuna differenza: la verità innegabile è che gli ucraini non sono graditi nell’Unione europea, non come soci e tanto meno come membri. Quindi né UE, né NATO, né “futuro europeo” per l’Ucraina. Il pallone che alimentava le speranze ingenue e brutte di euromaidan è scoppiato e il piano euro-ucraino cade e brucia come l’Hindenburg. Tale disastro non doveva accadere, è del tutto artificiale. In un mondo più sano Unione europea, Russia e Ucraina avrebbero negoziato un accordo tripartito che avrebbe dato all’Ucraina il ruolo che geografia e storia gli hanno dato: essere il ponte tra Russia ed UE. Ma l’UE ha respinto categoricamente questa opzione più volte, semplicemente dichiarando che “l’Ucraina è uno Stato sovrano e la Russia non ha alcuna voce sulla questione ucraina“. Questo gioco a somma zero è stato imposto alla Russia, ma ora è l’Unione europea che vi perde tutto, anche se non è affatto una vittoria per la Russia. La triste realtà è che tutti perdono. Ora l’UE deve accettare la sconfitta totale della sua politica ucraina, e la Russia deve solo guardare morire lo Stato fallito al confine, mentre l’Ucraina semplicemente va a pezzi con una morte dolorosa. Gli euroburoucrati l’accetteranno? Probabilmente no. Faranno ciò che hanno sempre fatto, negheranno minimizzeranno e, peggio, faranno finta che non sia successo nulla. Diranno che il 60% del 30% di una piccola nazione europea non decide per l’intero continente. O dichiareranno che, invece della vecchia “associazione” l’UE offrirà all’Ucraina di meglio, un'”amicizia sincera” forse, o l'”amore eterno”, o anche una “fratellanza continentale”. Ma sarà tutto inutile, perché i cittadini europei sono chiaramente stanchi degli ukronazi, come anche i loro “amici” polacchi che valutano la costruzione di un muro per mantenere i loro “amici ucraini” lontani dalla Polonia; un sentito amore!

Prima conseguenza: costi finanziari
  
630_360_1453715758-2730-krym Ma è troppo tardi per gli europei. La vera cattiva notizia è che dovranno pagare la maggior parte dei costi della più o meno ricostruzione dell’Ucraina. La Russia semplicemente non può farlo. La sua economia è troppo piccola ed è già alle prese con il tentativo di ristabilire l’ordine in Crimea (che si rivela molto difficile, con la mafia locale che cerca di tornare ad agire quando operava sotto il controllo ucraino). Inoltre, la Russia dovrà badare al Donbas, com’è abbastanza evidente. Così la Russia è indaffarata. Gli Stati Uniti potrebbero pagare, ma non lo faranno. Anche se Hillary sarà eletta (nominata dallo ‘Stato profondo’ degli Stati Uniti’), l’enorme programma di salvataggio economico dell’Ucraina non passerebbe mai al Congresso, non quando gli Stati Uniti stessi hanno bisogno di un programma simile per ricostruire le proprie decrepite e trascurate infrastrutture ed economia. Ma soprattutto la Russia ha i mezzi per chiudere i confini. La nuova Guardia Nazionale russa assumerà le responsabilità di vari ministeri e agenzie, come il Servizio federale della migrazione. La Russia ha già un molto efficiente Corpo delle guardie di confine subordinato al Servizio di Sicurezza Federale (ex-KGB). Si stima che la Guardia di frontiera abbia attualmente 10 sedi regionali, 80 unità di confine, 950 avamposti e oltre 400 posti di blocco. Ogni giorno il servizio effettua 11000 pattuglie. In totale, il compito di protezione delle frontiere della Federazione russa è svolto da circa 200000 guardie di frontiera. Questo corpo ha propria aviazione, marina costiera, UAV, intelligence, unità blindate e persino Spetsnaz. La realtà è che la Guardia di frontiera russa è più potente della maggior parte degli eserciti europei. E ora avrà il pieno sostegno della Guardia Nazionale. Non ci si sbagli, la Russia può, e se necessario, bloccherà e proteggerà i propri confini. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, hanno la migliore protezione delle frontiere del pianeta: gli oceani Atlantico e Pacifico. Così, quando l’Ucraina diverrà un buco nero (il processo è a buon punto) gli unici che non potranno proteggersi, ma che possono spendere per risolvere tale pasticcio, saranno gli europei. Sì, certo, Stati Uniti e Russia aiuteranno, lo faranno per motivi diversi. Ma la maggior parte dei costi ricadrà direttamente sul contribuente europeo. Questo è il prezzo che l’UE dovrà pagare, prima o poi, per la propria arroganza ed incompetenza.

Seconda conseguenza: la sicurezza
  
3IRVM Ci sarà anche un altro prezzo da pagare, questa volta il costo della sicurezza. La NATO minaccia guerra al confine con la Russia, infine svegliando l'”orso russo”. Non solo la Russia ora schiera i formidabili missili Iskander a Kaliningrad, ma ha raddoppiato le dimensioni delle già formidabili forze aviotrasportate. Ecco cosa scrissi nel dicembre 2014: “I russi non hanno paura della minaccia militare rappresentata dalla NATO. La loro reazione alle ultime mosse della NATO (nuove basi ed effettivi in Europa centrale, altri stanziamenti, ecc.) viene denunciata come provocatoria, ma i funzionari russi insistono sul fatto che la Russia può gestire tale minaccia militare. Come un deputato russo ha detto, “5 gruppi di reazione rapida sono un problema che possiamo risolvere con un missile”. Una formula semplice ma fondamentalmente corretta. Come ho già detto, la decisione di raddoppiare le dimensioni delle forze aviotrasportate russe e di aggiornare l’elitario 45.mo Reggimento Aeroportato Speciale a Brigata era già stata presa comunque. Si potrebbe dire che la Russia ha anticipato la creazione della forza NATO di 10000 uomini portando le proprie forze aeroportate da 36000 a 72000 effettivi. E’ tipico di Putin, mentre la NATO annuncia con fanfare e fuochi d’artificio che la NATO creerà una speciale forza “punta di diamante” di reazione rapida di 10000 uomini, Putin raddoppia rapidamente le dimensioni delle Forze aviotrasportate russe a 72000 effettivi. E, mi si creda, i veterani delle forze aviotrasportate russe sono una forza di combattimento molto più efficiente dell’edonistica e demotivata multi-nazionale (28 Paesi) Euroforza di 5000 elementi che la NATO si arrabatta a mettere insieme. I comandanti degli USA lo sanno bene“. Ma la Russia non ha fatto solo questo. Putin ha ordinato la ricreazione della minaccia corazzata russa della fine della Guerra Fredda: la Prima Armata Corazzata della Guardia formata da 2 divisioni corazzate (le migliori russe, la 2.da Divisione Fucilieri motorizzati della Guardia Tamanskaja e la 4.ta Divisione corazzata della Guardia Kantemirovskaja), con oltre 500 carri armati T-14 Armata. Quest’Armata corazzata sarà supportata dalla 20.ma Armata Combinata della Guardia. Non ci si sbagli, è una forza enorme e potente il cui scopo è molto simile alle famose Armate d’assalto sovietiche della Seconda guerra mondiale e della Guerra fredda: “spezzare le più ostiche linee difensive penetrando tatticamente con ampiezza e profondità sufficiente a consentire l’impiego di formazioni mobili per sfruttare lo sfondamento“.


Brava Europa, ti sei tracciata una croce gigantesca sulla fronte!
  
9E6VzbTPochissimo di tutto ciò viene riportato dai media occidentali, naturalmente, e così il pubblico in generale non sa che mentre la NATO e i politici occidentali fingevano di fare i duri cercando di spaventare la Russia, i russi hanno deciso di prendere sul serio tali minacce adottando passi pratici. Per qualcuno come me che ha vissuto la Guerra fredda e seguiva le forze sovietiche in Germania orientale, è doloroso e nauseante vedere come l’occidente abbia letteralmente costretto la Russia alla nuova guerra fredda, né voluta né necessaria. Naturalmente, sono assolutamente sicuro che non vi sia alcuna “minaccia russa” in Oriente, e l’unico modo per avere tale potenza militare è attaccare per primi, ma la triste realtà è che i Paesi UE/NATO sono ora direttamente nel mirino delle Forze russe. Aggravando il tutto vi è ora la forte possibilità che Hillary e la sua banda di neocon occupi presto la Casa Bianca. Dio solo sa di cosa costoro siano capaci. Hillary, i cui unici “successi” nella vita sembrano avere spinto Bill a bombardare i serbi e aver infognato la Libia, dovrà dimostrare che lei vale più di un uomo come Putin. Cercherà di spaventare e fare la prepotente per sottometterlo, ma il popolo russo, che non dimentica, vede l’occidente come una degenerata ed arrogante società, con Conchita Wurst come polena, semplicemente incapace di combattere un vero scontro, scegliendo solo i deboli. Non è la paura che i neocon ispirano ai russi, ma il disgusto. Al massimo, possono suscitare preoccupazione per l’arroganza apparentemente infinita e un’autolesionistica mancanza di lungimiranza. Come ho già scritto molte volte, i russi temono la guerra, non c’è che dire, ma a differenza degli anglosionisti, ne sono comunque pronti. Gli europei ora lentamente arrivano a capire che affrontano una lunga e molto dolorosa guerra contro il terrorismo wahabita. Gli attentati di Parigi e Bruxelles sono solo l’avvio di una guerra che durerà molti anni. Ci sono voluti più di dieci anni alla Russia per schiacciare definitivamente i terroristi wahhabiti nel Caucaso, e con un uomo come Vladimir Putin alla guida del Paese. Si guardino François Hollande e Angela Merkel e si capirà nel profondo come tali tristi pagliacci non combineranno nulla. Basta paragonare la reazione di Vladimir Putin all’abbattimento dell’aereo della compagnia aerea russa nel Sinai coi singhiozzi di Federica Mogherini dopo gli attentati a Bruxelles. Ora immaginatevi a capo dei terroristi wahabiti, e aggiungerei sessisti da una vita, e guardate la foto sotto. Influenzerebbe la scelta degli obiettivi? Ovvio. Lo stesso vale confrontando le operazioni USA/NATO in Siria con il risultato in poco meno di sei mesi delle Forze Aerospaziali russe. Gli Stati, proprio come le persone, hanno un proprio “linguaggio del corpo” e mentre il linguaggio del corpo della Russia dimostra un potere fiducioso e formidabile, il linguaggio del corpo dell’UE e, in misura minore degli Stati Uniti, mostra debolezza, arroganza e incompetenza, spesso confinante con il suicidio (come la politica di Merkel sull’immigrazione).

La linea di fondo
La linea di fondo di tale pasticcio è questa: ciò che Stati Uniti ed Unione europea hanno fatto in Ucraina (e altrove) è incredibilmente stupido. Ma gli Stati Uniti possono permettersi tali errori, mentre l’UE chiaramente no. Quanto alla Russia, sì sicuramente è ferita da tali politiche, ma il dolore è volto dal Cremlino a rafforzare la Russia su molti livelli, politici, militari e anche economici, anche se qui i progressi sono stati minimi e la 5.ta colonna è ancora molto forte, anche se sono fiducioso su una purga tanto necessaria. Ciò che l’Unione europea ha fatto è essenzialmente una “suicida negazione della realtà”. Ciò che seguirà dovrebbe essere un cambio di regime, non di un solo Paese, ma dell’intero continente. Credo che tale cambio di regime sia inevitabile, ma la grande domanda è per quanto durerà tale lenta e dolorosa agonia dell’UE? Ahimè, potrebbe richiedere molti anni, credo. I capi dell’UE non chiederanno elegantemente scusa dimettendosi, è una classe di soli parassiti che vive nelle strutture dell’UE e che disperatamente resiste a eventuali riforme significative, senza badare a un cambio di regime, perché sempre metteranno i loro gretti interessi da classe compradora al di sopra dei popoli o dell’ovvietà. I cittadini dell’Unione scopriranno che non hanno modo d’imporre un cambio politico con la scheda elettorale, che vivono in una finta democrazia e che tutto ciò che gli è stato promesso è solo una vuota e brutta menzogna. L’Ucraina non è diventata Europa, ma l’Europa è diventata Ucraina.
Benvenuta nel mondo reale, UE!

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Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
Saker, 7 aprile 2016
fonte: https://aurorasito.wordpress.com

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