Corruzione internazionale il pm Fusco aveva chiesto sei anni di reclusione per l'ex presidente Giuseppe Orsi e l'ex ad Bruno Spagnolini. Le tangenti sarebbero servite per convincere i funzionari indiani a comprare gli elicotteri AgustaWestland
Busto Arsizio, 9 ottobre 2014 - Si è ritirato in camera di consiglio il collegio giudicante presieduto da Luisa Bovitutti: è attesa per dopo le 13 la sentenza nel processo di Busto Arsizio a carico dell'ex amministratore delegato di Finmeccanica Giuseppe Orsi e dell'ex ad della controllata AgustaWestland Bruno Spagnolini, imputati per corruzione internazionale per presunte tangenti versate per la vendita di elicotteri all'India. La difesa e l'accusa, rappresentata dal procuratore di Busto Arsizio Gianluigi Fontana, hanno rinunciato alle repliche e il collegio giudicante, presieduto da Luisa Bovitutti, si e' ritirato in camera di consiglio per la sentenza. Sia Orsi che Spagnolini sono presenti in aula.
Lo scorso 3 luglio il pm Eugenio Fusco aveva chiesto la condanna a 6 anni di reclusione per Orsi e a 5 anni per Spagnolini. Entrambi sono accusati di aver versato una tangente pari a 51 milioni di euro a funzionari indiani, di cui 14 sarebbero finiti all'influente famiglia dell'ex capo di stato maggiore dell'aeronautica Sashi Tiagy, per favorire AgustaWestland nella gara per vendere 12 elicotteri al Governo indiano vinta dalla controllata di Finmeccanica nel 2010. Nelle scorse udienze le difese avevano chiesto invece l'assoluzione dei due imputati.
Nel luglio scorso la Procura di Busto Arsizio aveva archiviato il procedimento nei confronti di Finmeccanica, indagata in base alla legge 231 sulla responsabilita' in sede penale delle aziende per i reati commessi dai propri dipendenti. AgustaWestland e la sua filiale inglese AgustaWestland Ltd avevano patteggiato il pagamento di circa 8 milioni di euro, uscendo anche loro dal procedimento. Nel processo si sono costituite parti civili l'Agenzia delle entrate e il ministero della Difesa indiano.
MARO' - Intanto, fuori dal tribunale una decina di militanti di Fratelli d'Italia si sono riuniti in presidio, manifestando a favore dei maro' Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Gli esponenti di Fdi, tra cui l'europarlamentare Carlo Fidanza, hanno acceso candelotti bianchi, rossi e verdi e hanno esposto striscioni con scritte come 'Tangenti o no rivogliamo i maro'' e 'Monti trafficante di uomini'. Latorre, colpito da un'ischemia durante la sua permanenza in India, e' rientrato nei giorni scorsi in Italia. Salvatore Girone si trova, invece, ancora a New Delhi. Entrambi sono accusati dell'omicidio di due membri dell'equipaggio di un peschereccio indiano, nel febbraio 2012, convinti di essere attaccati da pirati al largo delle coste indiane del Kerala.
9 ottobre 2014
fonte: http://www.ilgiorno.it
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