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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

31/10/14

I politici romani entrano gratis nella Ztl


 

 

SCANDALO MOBILITÀ

I cittadini pagano i rincari e i consiglieri capitolini mantengono i benefit. Il 

 

I costi dei consiglieri comunali:

http://www.iltempo.it/polopoly_fs/1.1337418.1414740651!/menu/standard/file/Costi.pdf 

 

Il sindaco, i 12 assessori capitolini, i 48 consiglieri comunali e pure i 3 revisori dei conti dell’Assemblea Capitolina. Sono le categorie politiche del Campidoglio che possono disporre di benefit quali l’abbonamento alla Ztl Centro Storico per le auto private, la tessera annuale Atac per la rete di Roma e un contributo fino a 150 euro annue per i parcheggio sulle strisce blu. Tutti rigorosamente pagati da Roma Capitale, nelle diverse accezioni istituzionali a seconda dell’appartenenza (Giunta o Consiglio). Si tratta ovviamente di strumenti che servono ai politici romani per svolgere il loro lavoro, essendo le sedi istituzionali concentrate nel cuore della città. E va detto anche che i capitolini non spiccano per essere dei paperoni in quanto a stipendi: si va infatti dai 1600-1700 euro netti dei consiglieri presenzialisti ai poco oltre 4000 euro del primo cittadino, molto poco a confronto di consiglieri regionali e deputati. Resta comunque una certa distanza rispetto alla cittadinanza, che nell’ultimo anno ha subito la crescita del prezzo delle strisce blu da 1 a 1,5 euro l’ora (con abolizione dei mini-abbonamenti), l’incremento esponenziale della tariffa Ztl per il centro storico (2000 euro circa per i lavoratori non residenti) e, probabilmente, fra quale mese pure l’aumento delle tessere Atac annuale (da 250 a 280 euro) e mensile (da 35 a 38,5). Sono pochi infatti, in questi tempi di crisi, i datori di lavoro che possono assicurare il rimborso di spese come queste ai loro dipendenti. Anche le forze dell’ordine, pur potendo contare su alcuni forti sconti (come per i mezzi pubblici) sono comunque costrette a pagare la loro tariffa. 
Nell’ultimo anno, questo tipo di benefit è stato tolto ai consiglieri regionali (che raggiungono stipendi anche di 8 mila euro al mese) e ai parlamentari, la stragrande maggioranza dei quali ormai gira con le proprie auto. In Campidoglio, come detto, i benefici persistono. Benefit ai quali è possibile su richiesta rinunciare. Quasi tutti hanno deciso di mantenere il contributo per le strisce blu, e molti hanno rinnovato il permesso Ztl. In parecchi, poi, hanno tenuto anche la tessera Atac. Solo Enrico Stefano, del M5S, ha rinunciato a tutti e tre i privilegi. «Questi sono comunque strumenti che servono ai consigliere per lavorare e per essere presenti nelle sedi istituzionali nell’ambito delle loro funzioni», spiega la presidente della commissione capitolina Trasporti Annamaria Cesaretti. Va aggiunto, inoltre, che i capigruppo hanno a disposizione anche un’auto del Comune e un’autista: a rinunciarvi Fabrizio Ghera (Fdi), Marcello De Vito (M5S) e Alessandro Onorato (Lista Marchini). L’auto «blu» spetta giustamente anche a sindaco e assessori, ma chi ha la vettura comunale po’ tenere comunque la Ztl sul suo mezzo privato.

Vincenzo Bisbiglia- 31/10/2014 
fonte: http://www.iltempo.it

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