Continua a crescere il traffico
internazionale di armi: lo certifica un rapporto dell’Istituto
internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma (Sipri), secondo il
quale tra il 2009 e il 2013 l’incremento rispetto al quinquennio
precedente è stato del 14%.
Una crescita, si legge nello studio, che
si è accompagnata a mutamenti nella geografia globale dei traffici. Se
gli Stati Uniti hanno conservato la maglia nera nella classifica degli
esportatori (29% del totale), seguiti dalla Russia (20%) e dalla
Germania (7%), la Cina si è affermata come quarta potenza (6%) superando
la Francia.
La graduatoria di chi spende di più è invece guidata dall’India, che in cinque anni ha accresciuto le sue importazioni del 111%. Seguono, con un volume di acquisti tre volte inferiore, la Cina e il Pakistan. Se l’Italia resta uno dei principali esportatori, nona dietro Regno Unito, Spagna e Ucraina, a colpire è l’aumento degli acquisti africani. Gli esperti riferiscono di un +53%, determinato soprattutto dalle importazioni di Algeria, Marocco e Sudan. Nel complesso, si legge nel rapporto, “il traffico di armi verso l’Africa, le Americhe, l’Asia e l’Oceania è cresciuto in modo significativo mentre c’è stato un decremento in Europa e la situazione è rimasta più o meno la stessa in Medio Oriente”.
[VG]
fonte: http://www.misna.org
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