RIPORTIAMOLI A CASA
Il capo di stato maggiore della Difesa parla dei due fucilieri di Marina ancora detenuti a New Delhi
LAMPEDUSA Prima ne parla nel suo discorso ai militari schierati
sull’attenti a Lampedusa. «Non si può accettare che un solo uomo sia in
balìa delle onde e nemmeno che due fucilieri del battaglione San Marco
siano in balìa di un altro Paese», spiega il capo di stato maggiore
della Difesa Luigi Binelli Mantelli. Poi ne riparla a bordo della nave
San Giorgio: «Latorre e Girone mi hanno incaricato di portarvi i loro
saluti affettuosi», comunica. Infine, ribadisce il concetto con i
giornalisti: «Il parallelo con i due fucilieri ostaggi in India è
rivolto alla disciplina, al senso dell’onore e della responsabilità che
dimostrano tutti gli appartenenti alle forze armate».
Uno sforzo eccezionale, ammiraglio. Ma i soldi non ci sono.
«È vero, però la scelta del Governo di sostenere quest’attività è stata
molto coraggiosa, ha scosso le coscienze dell’Europa e del mondo e ha
dato una chiara idea del livello umanitario del nostro Paese e un chiaro
segnale a chi commercia in questa squallida attività, perché non sono
più sicuri e indisturbati. Di fatto oggi il flusso da Siria ed Egitto è
fermo, anche se continua da altri Paesi, in particolare dalla Libia del
sud».
«L’operazione ha incrementato il livello di interconnessione fra le
varie istituzioni, una questione che avevamo sollevato da anni
attraverso il dispositivo interministeriale integrato di sorveglianza
marittima che adesso raggiunge la sua maturità concettuale e fattuale,
anche sotto il profilo delle informazioni d’intelligence. Attualmente il
livello d’integrazione, ad esempio, consente di identificare i migranti
con molta efficacia e distinguere i "buoni" dai "cattivi"».
I tagli incideranno drasticamente?
«Ringrazio tutte le forze armate e dell’ordine e il personale civile
per il grande senso di responsabilità e la disciplina con cui continuano
ad operare nonostante i sacrifici che sono stati imposti per risanare
la spesa pubblica. Sono sacrifici che non credo saranno ripetuti
nell’attuale spending review. Anzi, il ministro della Difesa è impegnato
a trovare risorse per alleviare questi sacrifici economici. Ma è più
importante il sostengno della nazione. La Difesa è un organismo virtuoso
ed è una risorsa importante per l’Italia».
Per la vicenda dei due Fucilieri di Marina è importante che i responsabili delle varie decisioni prese, incluso l'attuale Capo di Stato Maggiore della Difesa, facciano un po' di "mea culpa"... "mea grandissima culpa"!!!!
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