Rispondere ad una lettera non ha mai rappresentato un obbligo per nessuno, solo un atto di cortesia che generalmente in una società civile non viene negato a chicchessia.
Una verità che
si tramanda nel tempo, radicata nelle culture dove il confronto delle idee è
motivo di crescita democratica.
Per questo e
per un personale senso di rispetto delle persone non ho mai mancato di
rispondere a chiunque abbia deciso di propormi un suo pensiero attraverso una
lettera. Ho sempre fornito il mio parere, anche quando sapevo di deludere le aspettative
di chi aveva deciso di rivolgersi a me.
Il 23 febbraio
ho inviato una lettera alla neo Ministro degli Esteri Federiga Mogherini,
apprezzando le Sue espressioni di impegno per la sorte di Massimiliano Latorre
e Salvatore Girone e, naturalmente, perorando a favore dei due Fucilieri della
Marina Militare una maggiore e più incisiva azione istituzionale.
Una lettera
semplice, che trovo opportuno riportare di seguito.
“Egregia Ministro Federica
Mogherini
sono il Generale in quiescenza Fernando
Termentini. Sia come militare sia dopo aver cessato dal servizio attivo, mi
sono spessissimo occupato, in particolare all’estero, a rendere sicuri
territori dove era passata una guerra e che ancora celavano insidie nascoste
come le mine antipersona e gli ordigni bellici ancora attivi.
Una tipo particolare di professionalità
che ha esaltato in me la concretezza propria a tutti i Comandanti, quella di
impegnarsi per la tutela degli interessi e della sicurezza dei propri concittadini
e dei propri uomini.
Una sensibilità etica cha mi ha portato fin
dal 18 febbraio 2012 ad occuparmi pressoché quotidianamente della vicenda dei
due Fucilieri della Marina Militare ormai in ostaggio dell’India da più di 24
mesi, senza che li conoscessi, senza che avessi mai parlato con un loro
famigliare, ma solo perché militari italiani in difficoltà per eventi connessi
ad un compito loro affidato dallo Stato. Un impegno cresciuto nel tempo e
sviluppatosi attraverso una serie di articoli visionabili nel mio blog (http://fernandotermentini.blogspot.it/),
ma soprattutto coagulando l’impegno di centinaia di migliaia di cittadini che
con me hanno deciso di essere vicini a Massimiliano Latorre
ed a Salvatore Girone ed alle loro famiglie, attraverso il social network
Facebook.
Ho letto con grande soddisfazione,
Ministro, che il Suo primo pensiero subito dopo l’insediamento alla Farnesina è
stato quello di rivolgere un pensiero a Massimiliano e Salvatore, a chiamarli
per esprimere loro in questo momento così difficile la vicinanza dello Stato e
Suo personale.
Sono certo che questo Suo primo atto sarà
seguito da iniziative concrete tali da garantire un rapido rientro in Italia
dei nostri militari. Innanzi tutto il riappropriarsi del diritto che sia
l’Italia a valutare giuridicamente l’operato dei due Fucilieri di Marina e non
l’India, rimettendosi ad un giudizio terzo come l’Arbitrato internazionale.
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono due militari
italiani e sono stati coinvolti in eventi ancora tutti da verificare ricoprendo
detto status e quindi nel pieno diritto di godere dell’immunità funzionale. La
vicenda di cui partiamo è avvenuta sicuramente in acque internazionali su una
nave battente Bandiera italiana. Di fatto quindi sul nostro territorio
nazionale e sotto l’assoluta e completa competenza giuridica dell’Italia.
I due Fucilieri di Marina devono
rientrare in Italia con onore come si è sentito ripetere da molti in questi giorni
compreso il Capo dello Stato. Credo, quindi sia inequivocabile che questo sia
il risultato da raggiungere nel più breve tempo possibile.
Per noi militari, Signor Ministro,
l’onore ha un solo significato. Rappresenta la ragione della nostra vita e non
esistono sfumature nella parola. L’onore per Massimiliano Latorre
e Salvatore Girone è quello di rientrare in Italia garantiti dallo Stato di
Diritto che la nostra
Nazione assicura ai propri cittadini e non da accordi
politici o lobbistici di varia e dubbia natura.
Loro, hanno dimostrato fin dal primo momento l’orgoglio
di essere soldati italiani, hanno confermato in più di una circostanza l’etica
di chi è abituato ad ”obbedir tacendo”. Per questo l’Italia è in debito nei
loro confronti e deve impegnarsi per restituire a loro ed alle loro famiglie
l’onore che gli compete.
Grazie Signora Ministro e confidando nel
suo costruttivo e sicuro impegno Le formulo i migliori auguri per il nuovo
incarico con la speranza di poter rivedere tra breve rientrare in Patria
Massimiliano e Salvatore -
Roma 23 febbraio 2014”.
Signora Ministro sicuramente i suoi
impegni solo tali e tanti che ancora non ha avuto il tempo di leggere le mie
modeste parole anche se mi sarei aspettato qualcosa di diverso da chi riporta
in calce al suo blog “E poi, BellaCiao è la più bella ninna nanna del mondo”.
Se così fosse, caro Ministro, occorre che
ricordi che il tema principale di “Bellaciao” indica la giovinezza che si perde
e sfiorisce nel lavoro, come sta sfiorendo la serenità e la tranquillità
di Massimiliano e Salvatore tenuti in
ostaggio da uno Stato Terzo su “delega” dell’Italia a seguito di errori decisionali forse anche rilevanti sul
piano penale.
Latorre e Girone sono lontani dai loro
figli da due anni. Forse in questi 24 mesi i loro ragazzi avrebbero gradito
addormentarsi la sera cullati dalla loro ninna nanna preferita, forse anche
condividendo le Sue preferenze, ma cantata dai loro papà.
Fernando Termentini, 12 marzo 2014 - ore 15,15
fonte: http://fernandotermentini.blogspot.it
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