Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. Verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo via email all'indirizzo edomed94@gmail.com Saranno immediatamente rimossi. L'autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.


Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

15/03/14

Il caso marò blocca la legge indiana sulle guardie private


CISF-300x208

ANSA – L’”inetta gestione” della vicenda dei marò sta minacciando di far deragliare un ambizioso progetto dell’India per rafforzare la sicurezza contro i pirati somali delle proprie unità commerciali in navigazione nell’oceano Indiano. Lo sostiene il domenicale Sunday Standard di New Delhi. Il giornale ricorda che il ministero dell’Interno ha messo a punto un progetto in base al quale è prevista la formazione di centinaia di uomini di élite di un corpo denominato Forza di sicurezza industriale centrale (Cisf) da destinare, per gruppi di cinque, sulle petroliere e le navi da carico indiane che incrociano nelle zone più pericolose dell’oceano.



















 “E’ da un anno ormai – ha detto una fonte anonima del ministero dell’Interno – che il progetto è stato inviato ai ministeri degli Esteri e della Giustizia visto che i ‘commando’ opereranno in acque internazionali, senza però che finora ci sia pervenuta una risposta”. “Ci è stato detto – ha aggiunto infine la fonte – che data la persistenza della crisi con i Fucilieri di Marina italiani ci sono difficoltà per la concessione del via libera in tempi brevi. Noi abbiamo già formato 150 uomini del Cisf ai conflitti marittimi, e altri 150 sono attualmente in fase di addestramento”.

11 marzo 2014, pubblicato in Sicurezza Marittima

fonte: http://www.analisidifesa.it

Nessun commento:

Posta un commento