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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

12/09/14

Caso Marò _ Quante umiliazioni ancora ?





Dunque..... i signori indiani che hanno sequestrato e imprigionato, ed ora trattengono due nostri militari, che hanno manipolato la ricostruzione dei fatti con l'intento di creare prove (chiaramente fasulle) a sostegno delle loro accuse ma hanno distrutto quelle che dimostravano l'innocenza dei due Marò, che hanno continuamente rimandato ogni udienza con assurdi pretesti e ridicole giustificazioni, che a fronte di richieste da parte della magistratura italiana non hanno trasmesso nessun documento processuale a sostegno della ipotesi di colpevolezza, un gesto offensivo che ha pochissimi precedenti così come risulta estremammente offensivo non aver risposto a ben cinque note verbali, l'ultima della Mogherini ......... che continuano a prenderci per il culo con ulteriori rinvii e tortuosi ragionamenti, che ad oggi, 12 settembre 2014, mentre ci avviamo verso il terzo anno di sequestro, non sono stati ancora capaci di presentare un capo d'accusa, nemmeno "uno" straccio di prova........ ebbene, a questi professionisti del gioco delle tre carte che offendono ed umiliano le nostre forze armate e la stessa Nazione, il nostro primo ministro zerbinamente si rivolge offrendo collaborazione con la giustizia indiana, esprimendo stima e fiducia al governo indiano e al loro premier , il nazionalista Modi.*

Impossibile commentare rimanendo nei limiti  della più minima educazione e senza otrepassare i confini della volgarità giungendo il centro del suo regno....quindi, un pò a malincuore, mi astengo.

Edoardo Medini


  
*(ANSA) - ROMA, 12 SET - "Collaborazione con la Giustizia indiana e stima per il premier Modi e il suo Governo. Lavoreremo insieme su tanti fronti". Lo scrive su twitter il premier Matteo Renzi poco dopo, tra l'altro, dal via libera della Corte suprema indiana all'istanza del team di difesa di Massimiliano Latorre per un rientro in Italia di quattro mesi per un periodo di convalescenza dopo l'ischemia che ha colpito il fuciliere di marina il 31 agosto scorso.






 art. del 8 agosto 2014

Marò: i giudici italiani sbloccano la situazione


La recentissima decisione della  Procura di Roma di archiviare il fascicolo a suo  Tempo aperto a carico dei due Fucilieri di Marina trattenuti in India con l’accusa di aver ucciso due pescatori, cambia completamente il quadro della situazione dal punto di vista giudiziario: in Italia non sono più accusati di nulla.
Il Procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo arriva a questa decisione prendendo atto che rispetto alle dichiarazioni di innocenza dei due accusati da parte degli inquirenti indiani non è stato trasmesso, a fronte di due richieste della magistratura italiana, nessun documento processuale a sostegno della ipotesi di colpevolezza. In sostanza le autorità indiane “non rispondono” alla magistratura italiana, un gesto sicuramente offensivo e che ha pochissimi precedenti.
Ma di fatto in questo modo le autorità indiane certificano la loro impotenza a produrre elementi di prova, o anche semplicemente indiziari di valenza processuali, a sostegno delle accuse contro i due militari italiani. E come ho scritto anche recentemente non le producono perché non le hanno, e se non le hanno sanno anche che i due sono innocenti, come gli elementi di conoscenza che ormai abbiamo sulla vicenda indicano con sicurezza da almeno un anno.
 La  decisione della magistratura è quindi una presa d’atto importante, che dal punto di vista della conoscenza dei fatti dovrebbe produrre un effetto immediato e determinante: non esiste più il segreto istruttorio su alcuni elementi importanti, in particolare le registrazioni radar della petroliera Enrica Lexie. Ho chiesto di esaminare le registrazioni radar il 3/7/2013 senza avere risposta, ma ora non c’è più motivo di tenere quei dati riservati, e quindi rinnoverò la richiesta alla luce del provvedimento di archiviazione.
Non c’è più ragione alcuna per tenere riservati elementi che potrebbero mettere la parola fine all’intera vicenda: se la magistratura si è chiamata fuori faremo noi. L’altro punto è che ora, di fronte alla impotenza indiana a fornire elementi di riscontro alle accuse, potremo essere maggiormente incisivi, sia sui media internazionali sia in sede istituzionale italiana e europea, a far conoscere “Le ragioni dell’innocenza” e sostenere una richiesta di Commissione di inchiesta in sede europea sul comportamento delle autorità indiane.
Infine, e questo lo valuterò nei prossimi giorni con l’avvocato, presentare una querela contro Mr. Freddy Bosco + ignoti per aver falsamente accusato i due militari italiani dei tragici fatti con false testimonianze, omissioni, distruzione di reperti giudiziari, formazione di falsi scenari, etc. Gli elementi che abbiamo per sostenere una accusa del genere sono ormai imponenti. E li useremo tutti.

Luigi Di Stefano
fonte: http://www.ilprimatonazionale.it/ 


 




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