La rivelazione giunge a proposito poco prima dello sblocco delle gare di concessione per le prospezioni nel Levante mediterraneo. Seymour M. Hersh è un premio Pulitzer di giornalismo ( meritatissimo) che scrive da anni sul New Yorker di segretissimi segreti. Le sue fonti nella intelligence community americana sono sempre affidabili e non si è mai prestato a versioni compiacenti.
Se riesce a sapere una verità nascosta, la spiattella senza complimenti. Questa volta ha scritto sulla London Review of books ( http://www.lrb.co.uk ) ed ha spiattellato alcune verità scottanti sul conto di Tajip Erdoghan, il cattivo di turno.
Per i lettori del “corrieredellacollera.com ” nulla che non sappiano già da almeno un anno ( e nei dettagli): il famoso gas Sarin usato in due riprese in Siria ed attribuito al cattivo Bashar el Assad è stato una iniziativa turca ordita dal premier turco Tajip Erdoghan in combutta con Arabia Saudita e Katar.
Lo scopo, evidente era quello di provocare un intervento USA che schiacciasse l’esercito siriano e consentisse alla Turchia ed ai suoi alleati di Al Kaida e Al Nusra di dilagare in Mesopotamia sia politicamente che fisicamente, accerchiando l’Irak, ultimo avamposto non sunnita nell’area, placando così gli incubi del moribondo re Abdallah ben Adelaziz.
Questa parte delle rivelazioni ( uscite anche su Repubblica in traduzione) i nostri lettori-amici già la conoscono nei dettagli oltre che nella parte strategica ( i gas sono l’arma del disperato, mentre Assad stava vincendo su tutti i fronti, sarebbe stato assurdousare i gas).
Quel che sappiamo di nuovo è comunque una serie di succulenti dettagli:
a) lo Stato Maggiore USA ( Martin Dempsey) era contrario all’intervento e commissionò alla DIA ( il servizio informazioni militare) un supplemento di informazioni. Ottenuto un campione di Gas Sarin, lo diede da analizzare ai laboratori inglesi e questi lo identificarono positivamente come un Gas non appartenente al ceppo siriano, bensì a quello in possesso dell’esercito turco. Una seconda prova venne dalle intercettazioni dei militari turchi subito dopo lo spargersi della notizia della strage.
b) il MIT ( l’intelligence turco) era coinvolto nella gestione della “rat line” ( gergo CIA per definire linee di rifornimento occulte) che era alimentata a partire dalla sede CIA di Benghazi, la cui cessazione costò la vita all’ambasciatore americano Chris Stevens per ritorsione.
Ad onta di questo assassinio e della chiusura della linea di rifornimento, i turchi continuarono a rifornire i Kaidisti – in particolare con 40 manpad , temibile arma antiaerea portatile.
Chiarita la situazione e capito che i turchi e consoci volevano combattere la Siria fino all’ultimo americano, Dempsey informò la Casa Bianca che 48 ore prima dell’ora X fissata per l’attacco, diede il contrordine e poi reagì.
Seguirono il pensionamento dello Sceicco del katar ( Al Thani), i moti studenteschi in Turchia, la “lezione” ai Sauditi che si erano permessi di prendersi gioco del governo degli Stati Uniti con l’apertura di uno spiraglio nei confronti dell’Iran, un altro illustre calunniato di area, oltre al sollevamento dall’incarico di Bandar Bush Sultan ( dal dossier siriano ) del quale sono riaffiorate alla memoria anche le giustificazioni, non solidissime, con cui aveva spiegato un assegno della moglie a uno degli attaccanti del World Trade Center.
Il ruolo di Israele e del Mossad non viene chiarito e non viene esaminato, il che è più eloquente di cento spiegazioni.
b) la seconda parte delle rivelazioni riguarda gli inglesi dell’M I 6 che avrebbero nell’ordine: raccolto le prime notizie sulla manina turca, analizzato i campioni e tempestivamente riferito al capo degli Stati Maggiori Riuniti Dempsey ( se lo avessero comunicato attraverso la CIA come da prassi dell’M I 6, la notizia si sarebbe probabilmente arenata – o non giunta in tempo – perché a nessuno piace ammettere di essere stato turlupinato.
SE NE DEDUCE CHE:
Barak Obama si è , come dire, alterato di fronte a questa vera e propria mancanza di rispetto per un alleato di peso;
anche Hersh, ogni tanto, è tempestivo nei suoi scoop;
gli inglesi continuano a fare la parte dell’amico degli arabi per avere spazi petroliferi adeguati equamente suddivisi tra Shell e BP;
Erdoghan, ad onta della vittoria elettorale nelle amministrative finirà schiacciato dagli scandali finanziari assieme al figlio ( che è stato finora il dominus del vasto contrabbando strategico che ha consentito all’Iran di sopravvivere e a lui di arricchirsi a dismisura) e dovrà guardarsi dalle Forze Armate che sono sempre pronte a riprendere il ruolo di guardiane della laicità affidato loro da Ataturk;
la storia dell’aereo siriano abbattuto per aver violato lo spazio aereo era una ulteriore provocazione, come anche i due attacchi aerei israeliani su obbiettivi siriani. Una bella soddisfazione per i pochi ( tra questi la magistrata svizzera Del Ponte) che hanno resistito ai provocatori che chiedevano e prevedevano la guerra con altre vittime siriane innocenti.
Aspettiamo le spiegazioni del Corriere della Sera.( corriere.it) o almeno un cambio di commentatori. Se l’ho pubblicato io, con prove induttive e deduttive, avrebbero potuto farlo anche loro, se non avessero creduto di essere nell’Olimpo…
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