(Sorge il sospetto che l'Homo Ridens stia attuando una strategia per distogliere l'attenzione dai gravi problemi che affliggono Roma, ora amplificati dalla gestione di un incapace)
Non solo le dichiarazioni a favore della droga, ora anche lo smantellamento dell’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze (Act): Ignazio Marino davvero non ne azzecca una.
Finché quelle del sindaco di Roma erano solo dichiarazioni che esprimevano “attrazione” verso tutte le sostanze stupefacenti, si poteva pensare a un colpo di sole posticipato come causa per le ridicole boutade a cui peraltro già ci aveva abituati. Poi, invece, ha interrotto il 70% dei servizi erogati dall’Agenzia
che nella Capitale si occupa dei problemi relativi alla
tossicodipendenza, e dalle parole, gravi, si è passati ai fatti, ancora
più gravi.
Non solo: Marino, infatti, con questa politica di ostilità nei confronti dell’Act
ha lasciato in mezzo a una strada circa 130 persone. Ma in fondo a lui,
dei licenziamenti, non è che importo più di tanto, come ha avuto modo
di dimostrare con la vicenda del Teatro dell’Opera.
Eppure, a partire dal 2009, sono stati numerosi i risultati ottenuti dall’Agenzia sulle Tossicodipendenze
grazie ad un’opera di rinnovamento che ha saputo garantire trasparenza e
legalità amministrativa. Il numero dei decessi per assunzione di
stupefacenti nel quadriennio 2009-2012, ad esempio, era diminuito del
56,8% rispetto al quadriennio 2005-2008, strappando via da Roma il
triste primato di città campione per decessi causati proprio dalla
droga. Inoltre, i servizi stanziali offerti da Roma Capitale nel 2013
hanno registrato il 5,8% di utenti in meno rispetto all’anno precedente,
mentre i “Servizi di prevenzione e promozione di Stili di vita sani”
hanno totalizzato 154.548 contatti, segnale di un importante
coinvolgimento della popolazione giovanile che negli anni precedenti ha
permesso di strutturare meglio l’importante opera di prevenzione.
Poi, appunto, è arrivato Marino. E così, tra una dichiarazione sulla
liberalizzazione della marijuana e una battuta sull’attrazione degli
stupefacenti, per l’annualità 2013, in rapporto al 2012, si è registrata
un nuovo aumento del 35,7% del numero di decessi per assunzione diretta
di sostanze stupefacenti (38 vittime).
L’incompetenza di Marino non finisce qui. Il chirurgo venuto da
Genova, infatti, più di una volta ha deciso di lasciar cadere nel vuoto
il disperato appello lanciato dal Consiglio d’Amministrazione dell’Act che gli ha chiesto di rinnovare il mandato del Direttore Generale, Massimo Canu, a seguito degli ottimi risultati ottenuti.
Niente da fare: proprio ieri sera, con un colpo di reni, nella
speranza di scongiurare lo scandalo sulle sue pesanti responsabilità,
Marino ha firmato l’ordinanza che nomina Isabella Cozza,
direttore del dipartimento Politiche sociali, Commissario per la
gestione provvisoria dell’Act. Il mandato, prestato a titolo onorifico,
durerà sino all’effettivo trasferimento delle competenze dell’Agenzia
all’interno dell’Amministrazione capitolina.
Una struttura con specifiche competenze che ha raggiunto importanti
traguardi, come l’Act, viene cancellata all’improvviso. Evidentemente a
Marino i risultati ottenuti in materia di lotta alla droga e alle
dipendenza non interessano. Lui continuerà ad essere attratto dalle
sostante stupefacenti.
Luca Cirimbilla - 17 ottobre 2014
fonte: http://www.lultimaribattuta.it
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