Professionista della 'resurrezione' che si fa 'stregone immortale' del terrorismo di matrice islamica in Africa
Dato per morto per l’ennesima volta, Abubakar Shekau, il leader
del sanguinario gruppo terroristico nigeriano torna a parlare in un
video. La prossima mossa, un’alleanza ufficiale con il capo di ISIS Al
Baghdadi. Intento arrivano nuove armi inviate da AQIM, Al Qaeda nel
Maghreb Islamico
Il 2 ottobre Abubakar Shekau, leader di Boko Haram, che già il
mondo aveva dato per morto senza cordoglio, è apparso in un nuovo video.
In un messaggio in cui compare attorniato dai fedelissimi, con pick-up e
lanciarazzi sullo sfondo, il capo del gruppo terroristico nigeriano ha
annunciato al mondo che non è morto. Il 24 settembre l’esercito
nigeriano ne aveva annunciato l’uccisione a seguito dei combattimenti a
Konduga, nel nord est del Paese. Una notizia che non era stata
confermata da fonti indipendenti ma che, nonostante ciò, aveva comunque
fatto il giro del mondo.
Secondo il portavoce dell’esercito, il generale Chris Olukolade,
erano state le testimonianze di diversi membri della comunità locale di
Konduga a convincere le forze armate che la persona uccisa era proprio
Abubakar Shekau (conosciuto in Nigeria con altri tre nomi, Bashir
Mohammed, Abacha Abdullahi Geidam e Damasack). Il video diffuso il 2
ottobre, sulla cui autenticità mancano ancora delle prove certe, sembra
però smentire questa versione. Dato per morto già almeno un paio di
volte nel 2009 e nel 2013, Shekau continua dunque a rappresentare il
nemico pubblico per la Nigeria.
Un vero e proprio professionista della ‘resurrezione’, Shekau, a
farsi simbolo del terrorismo di matrice islamica ‘immortale’ in Africa. E
Boko Haram vine riconosciuto come uno dei gruppi più spietati che
aspirano a istituire un Califfato Islamico in Africa imponendo il
rispetto della Sharia come era già accaduto ai tempi del Califfato di
Sokoto. Ed è questo l’obiettivo che lega Shekau alla missione di Abu
Bakr al Baghdadi, leader dello Stato Islamico. Del resto Shekau era
stato il primo capo islamista a congratularsi col Califfo per la presa
di Mosul, fatta capitale dello Stato Islamico.
Per molti osservatori, quelle congratulazioni furono a tutti gli
effetti un primo segnale di affiliazione di Boko Haram a ISIS. Scomparso
da tempo dalla circolazione se non per apparire di persona in sporadici
video di propaganda, Shekau è un personaggio di cui si sa
fondamentalmente ben poco. Salvo i risultati della sua violenza
mostruosa. Oltre 10mila morti e 700mila sfollati e il rapimento di oltre
200 studentesse cristiane. Grazie all’arrivo di armi inviate da AQIM
(Al Qaeda nel Maghreb Islamico), il gruppo terroristico è ormai una
forza transnazionale, che minaccia i vicini Camerun e Ciad.
4 ottobre 2014
fonte: http://www.remocontro.it/
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