Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. Verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo via email all'indirizzo edomed94@gmail.com Saranno immediatamente rimossi. L'autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.
Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.
(Bertrand Russell)
26/09/14
Giorgio Napolitano e quella paura di essere indagato
trattativa Stato-mafia
La nota diramata dal Quirinale non appena è arrivata la comunicazione formale che Giorgio Napolitano sarebbe stato chiamato a testimoniare, ha tono di grande pacatezza e serenità. "Prendo atto dell'odierna ordinanza della Corte d'assise di Palermo. Non ho nessuna difficoltà a rendere testimonianza secondo modalità da definire, sulle circostanze oggetto del capitolo di prova ammesso". Ma al di là della forma, la sostanza - stando a quanto riferisce il Fatto Quotidiano - è che al Colle tira una brutta aria. Dalle indiscrezioni che trapelano da ambienti quirinalizi, il più grande timore riguarda la tenuta fisica del Presidente della Repubblica. E poi c'è la paura che il Presidente della Repubblica cominci a parlare da testimone e ne esca indagato. Sa far scattare il sospetto quella frase della Corte di Palermo che nell'ordinanza scrive: "La differenza la possono fare le domande non tanto quello che il teste crede di sapere".
Riforma della giustizia - A molti il discorso di Napolitano durante la cerimonia di "commiato dei componenti il Csm uscenti e di presentazione dei nuovi consiglieri" è sembrato una risposta alla decisione dei giudici di Appello. Re Giorgio ha sottolineato la necessità di una riforma della giustizia e poi, come scrive il Fatto "a completare il quadro dei segnali inviati sono le dure critiche al funzionamento del Csm, alla "logiche spartitorie", al correntismo politico-giudiziario delle toghe". L'intenzione idi Napolitano sarebbe anche quella di lasciare e l'interventismo di Napolitano deve essere letta proprio in questa chiave: c'è la voglia di accelerare alcuni dossier decisivi per poi lasciare all'inziio dell'anno
26 settembre 2014
fonte: http://www.liberoquotidiano.it
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento