Terrorismo, il Coisp dopo l’audizione di Pansa alla Camera: “Ha detto che il nostro Paese è più esposto del passato ma che noi siamo pronti ad affrontare l’Isis… A una verità, risponde con una bugia!”
Italia.
“Terrorismo che avanza e Italia pronta alla sfida? Ma niente affatto.
Organici di Polizia sottodimensionati, impegni che proliferano, concorsi
fermi ed assunzioni bloccate per i prossimi due anni, intelligence in
grave sofferenza soprattutto per la carenza di circa 24.000 Ufficiali di
Polizia giudiziaria, uffici strategici per l’attività di prevenzione
del terrorismo che viaggiano verso la chiusura, ed una scarsità di mezzi
come non se ne vedeva da anni. No. Non siamo affatto pronti ad
affrontare l’Isis. Per farlo servirà ben altro delle parole al vento di
Autorità che si preoccupano più di fare bella figura agli occhi degli
altri che dell’incolumità dei propri Uomini. E servirà molto altro
rispetto a Decreti che dovrebbero fronteggiare l’emergenza con
immediatezza, quando invece il problema è strutturale e richiede
risposte che adeguino l’intero Sistema Sicurezza agli standard
internazionali rispetto ai quali appariamo quasi ridicoli soprattutto in
tema di terrorismo”.
Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia,
dopo le dichiarazioni del Capo della Polizia, Alessandro Pansa, il
quale ieri in un’audizione alle Commissioni parlamentari riunite
Giustizia e Difesa alla Camera sul decreto legge di contrasto al
terrorismo che dev’essere convertito in legge ha affermato che c’è un
“fattore di rischio molto più accentuato” per l’Italia “rispetto al
passato” per quanto riguarda il terrorismo internazionale. Secondo
Pansa infatti il nostro Paese è oggi “più esposto” perché “i teatri di
guerra sono molto più vicini a noi” e c’è una forte “complessità dello
scenario degli attori coinvolti”. “Il fenomeno terrorismo ha evidenziato
figure nuove come combattenti all’estero o lupi solitari” sui quali, ha
sottolineato Pansa, “abbiamo richiesto al Governo, che ha raccolto le
nostre istanze, strumenti per contrastare al meglio queste nuove
fenomenologie”. Tra questi strumenti la possibilità di sanzionare chi si
arruola ed anche chi si addestra da solo, magari accedendo a documenti
su internet;la realizzazione di black list di siti internet; le misure
di prevenzione come il ritiro del passaporto. Solo tre giorni fa i
media avevano riportato un’altra importante dichiarazione del Capo della
Polizia che aveva affermato come il Sistema, a suo dire, sia pronto ad
affrontare la sfida posta dall’Isis.
“La verità pronunciata ieri – insiste Maccari – rende ancor più
evidente e ancor più grave la bugia detta in precedenza. In Italia,
grazie alla confusione che regna sovrana in ogni dove, abbiamo Reparti
che operano senza gli strumenti operativi minimi; abbiamo una
legislazione che non ci consente di fronteggiare con la dovuta fermezza
situazioni di rischio; abbiamo immigrati che si rifiutano di farsi
fotosegnalare che se ne vanno allegramente in giro per il
Paese; abbiamo centinaia di migliaia di siti altamente sensibili da
proteggere con un numero di uomini insufficiente persino per i più
banali turni di servizio; abbiamo colleghi che non sono equipaggiati né
addestrati secondo precisi protocolli operativi neppure per fronteggiare
gli impegni di casa nostra figuriamoci i terroristi! E potremmo
continuare a lungo… Ora, la domanda è del tuto retorica: veramente si
può pensare che siamo pronti a fronteggiare il terrorismo internazionale
così?”.
“La verità è una e una sola – conclude Maccari -, per garantire ad un
Paese di farsi trovare pronto di fronte a tali nuovi pericoli bisogna
investire soldi, soldi e soldi. Se le chiacchiere servissero a
combattere il terrorismo saremmo in una botte di ferro… ma purtroppo non
è così. Servono soldi, come ci hanno dimostrato gli altri Paesi che
pur dovendo fronteggiare la crisi proprio come noi, hanno scelto senza
se e senza ma di non sacrificare la sicurezza pubblica, facendoci
sfigurare una volta di più per le nostre manovre tutta aria fritta ma
praticamente inutili in concreto”.
27 febbraio 2015
fonte: http://www.liberoreporter.it
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