La notizia è abbastanza nota. Il Governo Renzi ha deciso di imporre una tassa sull’uso del contante sopra i 200 euro. Un’imposta di bollo proporzionale ai versamenti giornalieri sopra questa cifra. Di fatto, negozianti e professionisti, per evitarla devono usare POS e bonifici.
Ebbene, non posso non dire che stiamo rasentando la follia fiscale con questa lotta al contante, sul presupposto che chi si fa pagare in contanti evada. La verità è che questa follia ha invero lucide motivazioni più profonde che poco hanno a che vedere con l’evasione fiscale, e riguardano la sovranità monetaria ed economica statale.
D’altra parte, mi chiedo sinceramente chi è che abbia diffuso e sostenuto la discutibile teoria secondo la quale bloccando l’uso del contante, viene limitata l’evasione. Beh, la risposta è ovvia: chi avversa, almeno sulla carta, la libera impresa. Il vero è che l’uso minimo del contante non limita affatto l’evasione, ma la rende semplicemente più scaltra. Anche perché la vera evasione non si occupa di spiccioli, ma di grosse cifre e lo fa attraverso i metodi dell’elusione, quella forma di evasione che non infrange la legge, ma la aggira, sfruttandone le maglie larghe e i vuoi normativi. Oltre che un certo grado di inciviltà fiscale.
Ciò detto, è da rilevare comunque che questa “riforma” del Governo Renzi avrebbe sicuramente assunto tutt’altro tenore e significato, nel momento in cui fosse stata accompagnata dalla fondamentale esigenza di separare le banche d’investimento da quelle commerciali (utilizzate per lavoro). Ma sul punto, il governo di sinistra esegue solo il programma definito nei trattati europei, che non contemplano certo questa fondamentale separazione.
Quello che mi sento di dire, dunque, è che tutto ciò non deve affatto meravigliare. Era già tutto previsto dai tempi della caduta dell’ultimo governo Berlusconi e l’avvento del governo Monti. L’Italia ha perso la sua sovranità economica e monetaria, entrando nell’euro. E uno dei capisaldi della desovranizzazione, è la perdita dell’uso del contante e la virtualizzazione dei pagamenti, affidata al circuito bancario. Poi, continuiamo pure a raccontarci la favola che limitare l’uso del contante combatte l’evasione…
Pubblicato da Davide Mura il 17 febbraio 2015
fonte: http://www.criticalibera.it
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