da Agrigento servizio di Salvatore Petrotto
Ebola, anche l’Italia, era ora, attiva le misure di “sicurezza” .
Ormai è chiaro, anche se il Ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, e quello dell’Interno, Angelino Alfano,
non lo vogliono ammettere ufficialmente: gli sbarchi di decine di
migliaia di disperati, soprattutto in Sicilia, oltre ad essere una
catastrofe umanitaria, potrebbero provocare anche gravi problemi
sanitari.
L’allerta Ebola ne è la riprova, ma non si possono escludere altri tipi di contagi relativi ad altre malattie infettive.
Il
Governo nazionale ha sinora omesso di lanciare l’allarme rispetto ai
gravissimi problemi igienico-sanitari che stiamo correndo in Sicilia, ma
anche nel resto d’Italia.
I
funzionari del Ministero della Sanità, com’è risaputo da qualche
giorno, il 4 aprile scorso, hanno diramato una circolare riservata,
indirizzata alle autorità politiche, in cui viene esplicitamente
dichiarato lo stato di allerta. Ma i ministri Alfano e Lorenzin tentano
ancora a minimizzare il tutto e continuano a rassicurare la gente.
Tutti quanti, in Sicilia, siamo sbigottiti di fronte a tali comportamenti dei nostri ministri!
Mentre
dai centri di prima accoglienza assistiamo alle fughe di massa di
migliaia di immigrati sui quali non è stato esercitato alcun controllo
sanitario, dobbiamo sopportare delle rassicurazioni ministeriali
‘rassicuranti’ per la salute e la vita degli immigrati e per la nostra
salute.
Anzi, da parte del Governo Renzi è stato risposto che tutto è sotto controllo, persino a delle interrogazioni parlamentari.
Ma sotto controllo da parte di chi?
Inutile
chiedersi quali sono stati i provvedimenti adottati dal ministro
dell’Interno Angelino Alfano, ad esempio, nella sua provincia, cioè
Agrigento: nessuno! Eppure negli ultimi giorni sono sbarcati centinaia e
centinaia di immigrati.
Non
è stata garantita neanche una doverosa e corretta informazione. Anzi,
nel corso di un incontro pubblico con i giornalisti, il ministro Alfano
ha tenuto a precisare a tutti i presenti che non c’è nulla di cui
preoccuparsi.
Il
ministro ha spiegato che chi sbarca, ad esempio, a Lampedusa e poi
viene condotto nel palazzetto dello sport di Racalmuto, non può
assolutamente trasmettere alcun contagio, in quanto il periodo di
incubazione del virus dell’Ebola e la relativa morte della persona
colpita è al massimo di 48 ore.
Siamo
sicuri che le cose stanno così? Da fonti ufficiali del Ministero della
Sanità, infatti, apprendiamo che il virus Ebola ha un periodo di
incubazione che va dai 2 ai 21 giorni e, secondo Focus.it, la morte, di
natura fulminante, colpisce nello stesso periodo (2-21 giorni).
Pertanto
gli immigrati, ammassati nei nostri palazzetti dello sport e, in
generale, in certi grandi della provincia di Agrigento – ma anche in
altre parti della nostra Isola – disgraziatamente per tutti loro, oltre
che per noi, possono benissimo infettarsi tra di loro ed infettare
intere comunità, soprattutto quando sfuggono ai controlli sanitari,
allorquando riescono a scappare dai ‘lager’ dove vengono rinchiusi, come
se si trattasse di carne da macello!
Senza
tenere conto che non esiste solo il l’Ebola, ma un’altra miriade di
malattie contagiose alle quali siamo esposti tutti quanti, visto che
questa disperata umanità trabocca e fuoriesce dalle bolge infernali in
cui la si vuole costringere a vivere, in maniera impietosa!
La
situazione dei centri di prima accoglienza, ricavati in fretta e furia
dentro a delle strutture sportive e/o socio-culturali scippate,
confiscate d’imperio alle comunità locali, è e rimane gravissima! Solo
il ministro Alfano e la ‘Ministra’ Lorenzin non se ne accorgono?
Già
in passato, più volte, gli organi stampa avevano riportato notizie in
merito all’allontanamento spontaneo dei migranti dai centri di
accoglienza. Ma qual è la situazione attuale?
Non
ci sono notizie. Sembra quasi che si tratti di una “consegna del
silenzio” alla quale, colpevolmente, l’informazione si adegua
pedissequamente.
Un
silenzio assordante ed insopportabile, vista la gravità dell’emergenza
sanitaria che stiamo vivendo! E dire che si tratta di migliaia di
disperati che fuggono, lo ribadiamo, ancor prima che si effettuino su di
loro i dovuti controlli sanitari! Di fatto, non esiste la quarantena
per chi arriva in Sicilia, a tutela delle popolazioni locali.
In
questo, il disinteresse del Ministero della Salute della Regione
siciliana – con riferimento all’assessorato regionale alla Salute – è
pressoché totale. Le istituzioni pubbliche, oggi ‘latitanti, rispetto a
un rischio sanitario gravissimo, sono le stesse istituzioni che, se
dovessero sorgere problemi, diranno non “aver fatto tutto il possibile” e
di non avere responsabilità.
Ci chiediamo e chiediamo: chi deve fare rispettare la Legge è al corrente di tutto quello che sta succedendo in Sicilia?
Ovviamente,
le Forze dell’Ordine non sono nelle condizioni di evitarne la loro
fuga, così tanti poveri disgraziati diventano tanti potenziali vettori
di terribili virus, con buona pace del ministro dell’Interno Alfano e
della ‘Ministra’ alla Salute, Lorenzin.
Cari
Ministri, caro Governo Nazionale, caro Presidente Matteo Renzi, caro
presidente della Regione Rosario Crocetta, cara assessore regionale alla
Salute, Lucia Borsellino: vi sembra tutto normale?
Se
è vero ciò che riferisce il Governo nazionale – perché del Governo
regionale non abbiamo notizie al riguardo, visto che è in tutt’altre
faccende affaccendato (poltrone & clientele varie) – a proposito
della marea umana di oltre 600 mila immigrati pronti a sbarcare,
principalmente in Sicilia entro l’estate prossima, c’è poco da stare
allegri!
Qua
si tratta più che di una marea, di un tsunami che rischia di
travolgerci tutti, compresi voi che i governanti, nazionali e regionali,
che si ostinano a far finta di niente!
Tutti
quanti noi siciliani, con tutto lo spirito di solidarietà possibile ed
immaginabile, non riusciamo a farcela, abbandonati come siamo in balia
di quella che, per vostra stessa ammissione, è già una catastrofe
umanitaria e che, a breve, grazie alle vostre reticenze ed omissioni, si
potrebbe trasformare in un’irreversibile problema sanitario anche per
le popolazioni locali.
13/4/2014
fonte: http://www.lanuovaitalia.eu
fonte: http://www.lanuovaitalia.eu
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