Una lunga lettera recapitata al sindaco, al questore, al prefetto, al comandante dei Carabinieri, a quello della Polizia Municipale e per conoscenza anche all'Asl. Il tema, come si legge nell'oggetto, è 'Emergenza sicurezza e igiene Viale Gramsci Galleria B'. A scriverla è Andrea Romanelli, titolare dell'Hotel La Pace collocato proprio in zona stazione, un'area al centro di polemiche per la situazione di degrado che è presente.
La riportiamo integralmente perchè solo una lettura completa rende l'idea dello stato d'animo con cui questo albergatore si è deciso a scrivere alle autorità cittadine per chiedere una inversione di rotta.
"Illustrissimi signori,
sono Andrea Romanelli, titolare dell’Hotel La Pace situato nella Galleria B di Viale Gramsci; la mia famiglia gestisce questo Hotel da 4 generazioni, ma mai come adesso la situazione è diventata insostenibile e fortemente preoccupante. Molte volte, unitamente agli altri commercianti e abitanti della nostra zona, abbiamo scritto esposti, inviato segnalazioni ai giornali etc … per accendere i riflettori sui disagi della nostra zona (Spaccio, degrado, sporcizia, delinquenza, accattonaggio etc …), riconosco che talvolta sono anche state prese delle contromisure pattugliando la zona con più frequenza e con più risorse, cosa della quale non abbiamo mai mancato di essere riconoscenti scrivendo anche sui giornali; purtroppo però questi maggiori controlli sono sempre durati solo pochi giorni e la situazione è sempre precipitata nuovamente nel baratro.
La presenza, quasi continua, di una pattuglia della Polizia su Piazza della Stazione non ci ha portato nessun beneficio, talvolta per la loro presenza solo di mattina, orario nel quale né spacciatori, né vagabondi ubriaconi sono in giro e, talvolta, perché se gli agenti rimangono nei dintorni dell’auto, nei vicoli adiacenti si continua tranquillamente a delinquere.
Non voglio assolutamente discutere l’operato degli agenti di PS o dei Carabinieri, ai quali telefono personalmente quasi tutti i giorni più volte il giorno, in quanto gli operatori, nei limiti del possibile, sono sempre molto gentili e inviano la pattuglia per un controllo quasi sempre, peccato che dopo il controllo la situazione torni come prima se non peggio.
Non so se la situazione Vi sia chiara e provo a descrivere una giornata “tipo della galleria”: intorno alle ore 9:00 aprono i minimarket davanti all’hotel, quello situato davanti alla stazione, quello su Via Mascagni ed il phone center sempre in galleria B, già dalle ore 10:00, tutti i giorni, e fino alle ore 14, arrivano i primi zingari che si riforniscono di cibo e birra al minimarket davanti all’hotel, si siedono in terra davanti al nostro ingresso e davanti alle porte dei nostri uffici ed iniziano a bere, mangiare, fumare, urlare, talvolta picchiare le loro donne e, ovviamente, lasciano tutti i rifiuti (bottiglie avanzi di cibo, tappi, mozziconi di sigaretta, cartacce etc …) davanti a noi; io stesso, oppure i miei collaboratori, siamo costretti ad uscire più volte al giorno per avere al nostro ingresso un senso di minimo decoro e pulizia. Per non parlare di quando adesso, a inizio stagione, arrivano i nuovi zingari e quotidianamente nel tratto compreso tra la stazione e la nostra galleria, borseggiano i turisti venendo sotto la galleria a gettare portafogli vuoti, ricettare quanto rubato etc… Spesso abbiamo denunciato l’ingresso direttamente in hotel, seguendo i turisti, per derubarli e, una volta che abbiamo chiuso le porte con le zingare dentro che avevano appena rubato un portafoglio ad un nostro
cliente, ci è stato ordinato di riaprire subito per evitare una denuncia di sequestro di persona, scatenando l’ira, nonché sorrisi di scherno, da parte dei turisti increduli.
Continuando con quello che accade quotidianamente, poco dopo gli zingari, arrivano gli spacciatori tunisini, ai quali vanno aggiunti i nuovi di colore, che ricevono i loro clienti proprio davanti al nostro albergo o all’ingresso della galleria su Via Mascagni, e spacciano droghe di tutti i generi fino a sera, senza farsi mancare litri di birra e, ovviamente, lasciando lo sporco in terra, tanto sanno che ci siamo noi a pulire.
Non è difficile, durante le ore diurne, vedere spacciatori che sniffano davanti a noi, giovani tunisini che si preparano spinelli entrando con tutto il necessario in mano dentro il phone center o dentro il minimarket, per poi fumare tranquillamente appoggiati sempre alle vetrine del phone center fino, quasi, a far credere che tutto ciò sia diventato legale; peccato che tutto ciò che sto descrivendo, ampiamente dimostrabile con foto e video, accada davanti agli occhi atterriti dei pochi clienti che ancora riusciamo ad avere i quali, una volta entrati, spesso ci chiedono se la zona sia sicura oppure si rifiutano di uscire per paura di essere aggrediti.
Non più tardi di 2 giorni fa, mentre ero personalmente di turno alla reception, sono arrivati 2 turisti di nazionalità americana che avevano prenotato una camera matrimoniale per 6 notti, posso giurare che non sono voluti neanche salire in camera ma, molto gentilmente, mi hanno chiesto quanto era per il disturbo e mi hanno chiaramente detto di voler cambiare albergo in quanto non avrebbero passato un momento di più in una zona così sporca, degradata e rischiosa; secondo voi cosa dovevo rispondere? In termini economici per noi è stata una perdita pari a € 540,00 che nessuno mi ridarà e, posso garantirvi che di queste scene ne
accade almeno una a settimana se non di più.
Nel mio caso particolare posso dirvi che negli ultimi 2 anni abbiamo avuto un calo drastico di presenze e fatturato, dal 2013 ad oggi sono stato costretto a ridurre il personale dipendente di 5 unità, in quanto non avevo più le risorse per garantire loro uno stipendio; siamo costretti, soprattutto in bassa stagione, a vendere a prezzi simili agli ostelli pur di vendere qualche camera e se a tutto questo aggiungiamo anche la cattiva reputazione che si sta generando online, il tracollo o peggio la chiusura della struttura, saranno inevitabili.
Tornando ai problemi che viviamo quotidianamente, Vi segnalo nuovamente la signora senegalese che ogni giorno intorno all’ora di pranzo arriva su Via Mascagni, con la sua fiat “Tipo”, e dalla bauliera apre un grande contenitore in plastica cominciando a servire porzioni di cous cous a pagamento, ma senza ricevuta, a tutti i tunisini, senegalesi e altri che vagano nei dintorni; state tranquilli che tocca sempre a noi ripulire i contenitori di alluminio e le posate in plastica che dopo aver mangiato vengono abbandonate per terra o dentro la galleria.
Ma dopo aver mangiato e bevuto cosa manca? Ovviamente i bisogni fisiologici, oramai via Mascagni e Via Catalani, sono dei vespasiani a cielo aperto, si vedono persone con i pantaloni calati tranquilli fare i loro bisogni tra le macchine parcheggiate oppure al nostro ingresso posteriore, situato su Via Mascagni, da dove in teoria dovrei far entrare le merci destinate all’hotel tra cui le scorte di prodotti alimentari; se mai vi capitasse di passarci davanti vi prego di notare che l’alluminio delle porte è stato corroso dall’urina ed il cattivo odore si estende fin dentro il nostro albergo. Siamo messi così male che facciamo pena anche agli operatori ecologici della cooperativa AVR, i quali, quando possono, ordinano una vera e propria disinfezione del nostro ingresso posteriore, peccato che dopo un’ora si possono già notare i nuovi bisogni di questi cari signori.
Infine segnalo le risse che avvengono ogni giorno tra ubriachi, barboni, tossicodipendenti, tunisini anche brandendo coltelli che fanno sbucare da ogni dove o rompendo le bottiglie che trovano abbandonate per terra; di questo ci sono varie denunce effettuate anche dal sottoscritto.
Io mi rimetto a voi, illustrissimi signori, voglio solo essere messo in condizione di poter lavorare, così come i pochi commercianti italiani rimasti in zona, vorrei rivedere la serenità degli abitanti della galleria, vorrei riveder passare le famiglie come una volta ma soprattutto vorrei riavere qualche cliente felice di essere stato da noi, poter vedere apprezzamenti sulla nostra location per la vicinanza ai trasporti ed al centro e non sempre e solamente lamentele.
Vi invito tutti a prendere un caffè nel nostro albergo per poter vedere con i vostri occhi quello che noi viviamo ogni giorno.
Leggo spesso sui quotidiani che i minimarket non potrebbero somministrare bevande e sono pronto a garantirvi che, almeno quello situato davanti a noi, vende esclusivamente birre, ma qualora fosse regolare tutto ciò, non trovo comunque regolare che le bottiglie vengano abbandonate davanti al nostro ingresso o tantomeno doverle rimuovere io personalmente; per la civile convivenza anche i titolari di queste attività dovrebbero rispettare qualche regola; chiedo l’aiuto e l’intervento dei vigili urbani, affinché quando passano dalla galleria e rilevano situazioni di questo genere, possano intervenire e provare a debellare questo
degrado che oramai contraddistingue la nostra galleria.
Per opportuna conoscenza allego alcune immagini scattate dal mio ufficio e mi auguro che vogliate darmi un rapido riscontro al fine di far ritrovare la serenità a tutti noi, commercianti, residenti e soprattutto ai turisti che portano risorse e benessere nella nostra città.
A Vostra disposizione per qualsiasi confronto o chiarimento in merito alla questione, l’occasione mi è gradita per porgere i miei ben distinti saluti".
16 aprile 2014
fonte : http://www.pisatoday.it
I nostri figli pagheranno caro questo menefreghismo degli amministratori, tipicamente italiano.. per rifarsi una faccia pulita le nostre città dovranno veder passare molte generazioni..
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