Continuiamo la nostra argomentazione, il nostro viaggio nella sicurezza.
Android è vittima degli
hacker come qualsiasi sistema operativo per qualsiasi apparecchio
informatico. Per difenderlo abbiamo le applicazioni giuste anche per
Android.
Da una ricerca di G-Data, rispetto al 2012, nel 2013 i malware per Android
sono aumentati del 460% e la maggior parte di questi sono destinati al
furto di informazioni, quindi la maggior parte degli attacchi dei
malware si concentrano su Android. Aggiunto che, per Edward Snowden, le
applicazioni per Android possono trasmettere i dati anche senza
autorizzazione la indifesa è completa.
In esordio ho anche detto che abbiamo le
applicazione giuste per rendere Android in un sistema più sicuro e
compatibile con la maggior parte delle applicazioni. Un esempio è
PrivatOS, il sistema operativo Android utilizzato da Blackphone,
modificato per proteggere la privacy e comprende dei programmi per le
comunicazioni con la crittografia dei testi.
Su questo modello si possono proteggere i nostri smartphone con applicazioni gratuite e il tempo per installarle correttamente.
La prima porta di ingresso è il browser
per la navigazione. Escludiamo Chrome che non conservano la cronologia
né condividono le informazioni.
InBrowser naviga sempre in modalità
incognita e non salva dati; mentre OrWeb si connette attraverso la rete
anonima Tor e garantisce il massimo anonimato durante la navigazione.
Anche i browser più famosi come Opera e Firefox assicurano un livello accettabile di riservatezza e sicurezza.
Un altro veicolo è la posta e WhatsApp
non è un’applicazione molto sicura. Con l’acquisizione di Facebook ci
sono, addirittura, dei dubbi sul futuro dei dati degli iscritti. Io ho
prevenuto e perché non prevenite anche voi?
Ho già descritto Telegram, il sostituto ideale. Questa è un’applicazione che ha resistito agli attacchi di esperti informatici a livello mondiale.
Installa un firewall per evitare le fughe di dati.
Per evitare l’intercettazione per
intrusione dei nostri dati la soluzione è utilizzare un firewall. Ora
sapete di che si tratta perché lo avete appreso da precedenti articoli
su questo argomento. Esso agisce come una guardia che controlla e che
consente di definire quali programmi possano inviare informazioni e
quali invece dovrebbero rimanere isolati.
Io suggerisco Mobiwol che controlla quali programmi inviano e ricevono dati tramite WiFi e 3G. È molto facile da usare e consente di disattivare la connessione delle applicazioni quando non sono in primo piano.
Ancora, si può installare un antifurto indipendente sullo smartphone in aggiunta ad Android Device Manager di Google.
I più diffusi e i più testati vedono molto graditi Cerberus e Prey. Essiconsentono di localizzare il telefono, cancellare i dati da remoto o visualizzare un messaggio sullo schermo.
Il controllo può avvenire anche per mezzo
di un gestore di contatti e di chiamate e per Android lo trovo
essenziale siccome le applicazioni possono accedere alla lista dei
contatti e delle chiamate se viene dato loro il permesso. Per eliminare
il problema alla radice, va installata un’alternativa quale RedPhone,
ancora Silent Phone che troviamo nei Blackphone.
Molti dei programmi che potrebbero
inficiare la nostra privacy si trovano sugli app Maket famosi come
quello di Google quindi meglio avere un App Market ‘diverso’ dai soliti.
Quelli più sicuri sono riconosciuti in Amazon Appstore, F-Droid, Apptoide o Softonic.
Proprio Adblock Plus consente di bloccare la pubblicità e che Google rimossa da Play Store (Fonte Softonic).
Ottimo è anche Hotspot Shield VPN che attiva una connessione sicura anti intercettazioni (Fonte Softonic).
Si può anche strabiliare quelli più
esperti dicendo loro che si è cambiata la ROM e così abbattuto il
pericolo di ingresso da una porta secondaria nel sistema. Per ovviare a questo si installa una versione più sicura di Android e molti suggeriscono che è CyanogenMod.
Di certo aggiunge sicurezza alla gestione
dettagliata delle autorizzazioni alle applicazioni, alle connessioni
cifrate, ancora SMS codificati di default con TextSecure.
Adesso potete davvero difendere il vostro
apparecchio mobile. La sicurezza è primaria e questo ci potrebbe
tutelare da intrusioni.
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