Massimiliano Latorre, in convalescenza, ricevuto ieri da Mattarella Vito (FI): «Quando dal premier?». Attesa per il verdetto su Girone.
«Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al
Quirinale il sottufficiale della Marina Militare capo di I Classe
Massimiliano Latorre, accompagnato dal capo di Stato Maggiore della
Marina, ammiraglio di Squadra Giuseppe De Giorgi»: dietro le poche righe
diffuse ieri dal Quirinale la speranza di vedere conclusa al più presto
la vicenda dei marò, ingiustamente accusati in India di aver ucciso due
pescatori. L’incontro del marinaio convalescente in Italia con il
presidente della Repubblica ha un grande significato soprattutto per il
commilitone Salvatore Girone, ancora agli arresti domiciliari nella
nostra ambasciata di Nuova Delhi.
Immediato il commento di Elio Vito, capogruppo di Fi in commissione
Difesa della Camera: «Bene l’incontro del presidente della Repubblica
con Massimiliano Latorre. A quando quello con Matteo Renzi?». Il
fuciliere di Marina Massimiliano Latorre ha detto che si è trattato di
«un incontro molto riservato. Sono stato piacevolmente colpito dal senso
di concretezza e umanità del presidente Mattarella, nell’aver carpito
in poche battute gli stati d’animo correlati alla vicenda che da quattro
anni viviamo confermando le parole da lui espresse nei nostri confronti
in diverse occasioni». E ha aggiunto che per lui è stato «un grande
onore, come uomo e come militare italiano, poter incontrare,
accompagnato dal Capo di Stato Maggiore della Marina Militare ammiraglio
De Giorgi, il signor Presidente della Repubblica nonché comandante
supremo delle forze armate».
Nicola Latorre (i due non sono parenti, solamente omonimi), presidente
della Commissione Difesa del Senato spera in una soluzione rapida: «Noi
riteniamo che anche l’opinione pubblica indiana possa comprendere, dopo
tanto tempo, come stanno le cose e quali sono le ragioni per le quali il
nostro Paese reclama che venga fatta finalmente giustizia restituendo
alla giurisdizione naturale e all’Italia i nostri due fucilieri di
Marina». Il senatore del Pd ha detto che «fino ad oggi sia Massimiliano
Latorre che Salvatore Girone hanno dimostrato di essere delle persone
straordinarie, in grado di reggere a questo passaggio delicato e a
questa grande ingiustizia che si sta consumando contro di loro. Certo -
ha aggiunto - è uno stato d’animo segnato da tanta tensione, ma ho
potuto constatare che la forza di Girone è tale per cui possiamo
confidare in una attesa fiduciosa degli eventi, anche da parte sua». E a
proposito dell’incontro con Mattarella: «una delle ragioni è anche di
approfondire e rendere nota l’impostazione con la quale affronteremo il
30 marzo la discussione per chiedere il rientro di Salvatore Girone».
«Naturalmente - ha aggiunto - noi confermeremo, anche in riferimento ad
alcune indiscrezioni che sono apparse, che Latorre rimarrà in Italia
sino a quando l’arbitrato non sarà concluso. Con la stessa impostazione
ci apprestiamo ad affrontare il confronto di fine marzo per Salvatore
Girone».
Nessun commento:
Posta un commento