NO, il bicarbonato non è una terapia anticancro
In breve
- Nessuna ricerca scientifica ha dimostrato che il bicarbonato di sodio sia una cura efficace dei tumori umani.
- Il tumore può creare intorno a sé un ambiente acido, ma il bicarbonato, pur essendo una sostanza basica, non modifica in alcun modo il pH intorno alla massa tumorale, quando è assunto per via orale.
- L'iniezione del bicarbonato per via endovenosa (o parenterale) è estremamente pericolosa per gli organi sani.
- Alcuni studi in corso negli Stati Uniti stanno testando un derivato del bicarbonato di sodio, allo scopo di diminuire l'acidità intorno alla massa tumorale e studiare se questo rende la chemioterapia più efficace.
Per saperne di più
- Otto Warburg e l'effetto che porta il suo nome
it.wikipedia.org - Il gruppo di ricerca che sta studiando la possibilità che il
bicarbonato potenzi alcuni farmaci chemioterapici
azcc.arizona.edu - La posizione dell'American Cancer Society sulla "teoria del
bicarbonato"
www.cancer.org
Da dove viene questa ipotesi?
Abbiamo detto che il bicarbonato, la sostanza di uso comune in
casa, per disinfettare frutta e verdura e lievitare torte e
biscotti, non cura il cancro. Come mai allora questa
"bufala" si è diffusa? L'idea, nota anche come "terapia
Simoncini", nasce probabilmente da una scoperta scientifica seria:
il cosiddetto "effetto Warburg",dal nome del
fisiologo tedesco Otto Heinrich Warburg, vincitore nel 1931, del
premio Nobel per la medicina e la fisiologia per le sue scoperte
sul metabolismo dei tumori.
Warburg scoprì che tra i tanti cambiamenti che i tessuti
tumorali inducono a livello locale, nell'organo in cui proliferano,
vi era anche un aumento della produzione di energia da
parte delle cellule attraverso un fenomeno chiamato
glicolisi, ovvero attraverso il consumo di
glucosio. Questo meccanismo si attiva in genere solo quando i
tessuti sono a corto di ossigeno: nel caso dei tumori, invece, la
glicolisi parte anche in presenza di quantità di ossigeno 200 volte
superiori a quelle normali.
Produrre energia in questo modo ha però un effetto collaterale:
nei tessuti rimangono, come scorie, alcune sostanze
acide, tossiche per l'organismo, che richiedono tempo per
essere smaltite. L'ambiente acido, hanno scoperto
dopo Warburg altri scienziati, è favorevole alla proliferazione dei
tumori perché corrode i tessuti sani e crea spazio per quelli
malati. Ecco perché alcuni medici hanno pensato di poter usare il
bicarbonato di sodio, sostanza molto basica, per neutralizzare
l'effetto degli acidi prodotti dal tessuto tumorale.
Che tipo di ricerche sono state fatte?
I primi esperimenti col bicarbonato, condotti già negli anni
Cinquanta, hanno smentito l'utilità di questa ipotesi terapeutica:
in primo luogo perché assumere bicarbonato per bocca non rende meno
acido l'ambiente intorno al tumore e, in secondo luogo, perché
i dosaggi necessari a modificare in modo sostanziale il pH
dei tessuti sono talmente elevati da creare danni agli organi
sani.
Come sono avvenute le ricerche?
Alcuni esperimenti recenti, che hanno testato il bicarbonato in
laboratorio, hanno ottenuto risultati parzialmente più positivi che
in passato. Manca tuttavia la verifica, essenziale, nei pazienti.
Attualmente è in corso una sperimentazione presso
l'Università dell'Arizona, condotta da un gruppo
di ricercatori diretto da Marty Pagel, il cui
scopo tuttavia non è verificare se il bicarbonato sia una terapia
efficace di per sé, dato che questo è ormai un fatto assodato:
il bicarbonato non ha un'azione antitumorale
efficace. L'obiettivo è piuttosto stabilire se questa
sostanza possa potenziare l'effetto di alcuni farmaci
chemioterapici per il tumore
al seno, che sono inibiti dall'effetto Warburg. Perché ciò sia
fattibile, occorre che il bicarbonato possa raggiungere la zona
dove cresce la massa tumorale senza danneggiare i tessuti
circostanti; inoltre occorre identificare le "zone acide" attorno
al tumore su cui intervenire, e questo è forse possibile tramite
una risonanza
magnetica innovativa.
In conclusione
Il bicarbonato di sodio non è una terapia del cancro e
la sua somministrazione può danneggiare gravemente i tessuti sani
dell'organismo. Attualmente alcuni studi in corso stanno
valutando se il bicarbonato possa potenziare l'effetto dei comuni
farmaci chemioterapici. I risultati di questi studi, che saranno
disponibili fra qualche anno, valuteranno, accanto all'eventuale
efficacia del bicarbonato come adiuvante della terapia, anche la
sicurezza del trattamento (il bicarbonato dovrà poter raggiungere
il tumore senza provocare danni ai tessuti sani) e la possibilità
di identificare le zone acide dove il bicarbonato potrebbe essere
necessario.
fonte: http://www.airc.it/cancro/disinformazione/bicarbonato/
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