Caso marò:
un mare di abusi, ex Ministro degli Affari Esteri e Cooperazione
Internazionale, recensisce il nuovo libro “Un mare di abusi” di Giuseppe Paccione edito da ADDA.
Un mare di abusi che non si può nascondere. Non si può navigare a
vista senza fare luce sulla questione dei marò, Massimiliano Latorre e
Salvatore Girone, i nostri soldati ‘catturati di fatto’ dalle autorità
indiane mentre erano in missione antipirateria dell’Onu.
Tale vicenda merita certamente un approfondimento autorevole,
obiettivo e informato come quello contenuto nella ricerca di Giuseppe
Paccione.
Nonostante siano ormai trascorsi quasi quattro anni da
quell’incidente in acque internazionali che Nuova Delhi sostiene aver
coinvolto i due soldati, senza peraltro aver mai prodotto prove né
avviato un’incriminazione, continua a permanere la fitta cortina
fumogena stesa dai governi e da gran parte dell’informazione italiana
sull’esatto inquadramento dei fatti, sul solido fondamento legale della
competenza italiana. E da qui sulle buone ragioni italiane nell’invocare
la Convenzione sul Diritto del Mare (UNCLOS).
Questo muro di gomma serve a confondere l’opinione pubblica, facendo
passare in sordina l’irresponsabile assenza di iniziative del Governo
sul piano internazionale per far valere la sovranità e i legittimi
interessi dell’Italia, facendoci credere che “due poveri pescatori sono
morti e i Marò italiani devono essere processati in India perché le
vittime sono indiane”.
È questa l’esperienza inquietante che traggo ogni giorno insieme ai
molti amici che non lasceranno mai soli i nostri soldati, dalle
interazioni sui social networks alle infinite occasioni di dibattito
sull’argomento.
A distanza di anni sono ancora tante le persone che si chiedono
perché si insista sulla presunzione di innocenza di Latorre e Girone. E
gli interrogativi sono tanti. Perché non debba essere l’India a
decretare un’esemplare condanna; perché invocare un Arbitrato che
"richiederebbe tempi epocali"; perché la Lexie abbia invertito la rotta;
perché "la Farnesina abbia dato tale ordine"; perché il Ministro degli
Esteri "non abbia sin dai primissimi giorni della vicenda
internazionalizzato la questione"; perché il Governo Monti "voleva
trattenere nel marzo 2013 il Marò in Italia violando l’Affidavit con New
Delhi".
Ho
riportato solo alcune delle falsità che sono in circolazione. E non
sulle bocche di sprovveduti, bensì continuano ad essere diffuse da
commentatori e organi d’informazione di presunta autorevolezza. [In foto
l'autore del libro Giuseppe Paccione]
Il libro di Giuseppe Paccione contribuisce meritoriamente a un
resoconto oggettivo di fatti rilevanti sotto il profilo giuridico.
Esprime al tempo stesso valutazioni ben argomentate sulle ragioni del
nostro Paese e sulle soluzioni praticabili per risolvere una
controversia con l’India che ha prodotto molti più danni di quanto non
sarebbe avvenuto trattenendo Latorre e Girone in Italia in quel marzo
2013, risolvendo così una questione che l’India stessa già percepiva
all’epoca come "intrattabile".
Non vi può essere una politica estera degna di un grande Paese come
il nostro, senza un riferimento incondizionato alle regole del diritto
internazionale, ai Trattati ratificati dal nostro Parlamento, ai valori
dell’uomo che l’Italia ha voluto, in decenni di coerente azione
diplomatica, fossero premessa e obiettivo delle moderne relazioni
internazionali.
Rifiutare a far valere gli strumenti del diritto e i meccanismi
offerti dall’ordinamento internazionale, come è avvenuto negli ultimi
due anni, nella illusoria speranza di compromessi nascosti a scapito
della dignità e dei diritti dei nostri due soldati, fa parte delle
intenzioni di chi vuole ricavare dalla vicenda altri scopi non chiari
nel rapporto con l’India.
Dobbiamo impedirlo.
Il
Paese ha mostrato in questi mesi il rischio che deriva dalle
interferenze di un malaffare criminoso, persino in alcuni aspetti della
nostra politica estera e di sicurezza.
Sarebbe intollerabile se quel fango dovesse toccare le nostre Forze
Armate, inducendo il Governo a lasciar processare i nostri Marò in
India.
E la valenza di questo libro è proprio questa: un prezioso contributo
affinché ciò non avvenga.
[foto GIULIO MARIA TERZI DI SANT'AGATA]
DELLA NEWSLETTER The World of ABC Economics : https://goo.gl/GgAkV1
http://www.italoeuropeo.it/news/europa/4716-caso-maro-un-mare-di-abusi-recenzione-di-giulio-maria-terzi-di-sant-agata
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