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«Apprendo, a seguito di una mia richiesta alla Commissione europea, che l’Italia non ha mai portato all’attenzione del Consiglio Ue Affari esteri la possibilità di sanzionare l’India per il comportamento verso i nostri Marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, detenuti ormai da quasi tre anni». A parlare è l’eurodeputato del PPE, Alberto Cirio, che nei mesi scorsi ha presentato una interrogazione a Bruxelles, chiedendo se la cattura e la detenzione di due uomini della Marina Militare Italiana nell’esercizio delle proprie funzioni in acque internazionali non fosse una violazione della sovranità nazionale da sanzionare tanto quanto il comportamento della Russia nei confronti dell’Ucraina.
«Dal momento che in risposta a un comportamento considerato scorretto, le istituzioni europee impongono sanzioni, anche a costo di danneggiare la propria economia – continua Cirio – e superando le dovute considerazioni di merito per cui si dovrebbe penalizzare chi fa danni e non altri, mentre al momento chi sta pagando il conto delle sanzioni imposte alla Russia sono molte imprese europee che non hanno potuto recapitare merce pronta per essere venduta, mi domando perché l’attuale Alto rappresentante per gli Affari esteri, Federica Mogherini, nel suo precedente ruolo di ministro degli Esteri italiano non abbia mai portato all’attenzione dei colleghi degli altri Stati la possibilità di adottare nei confronti dell’India le stesse sanzioni decise per la Russia».
Citando letteralmente la risposta all’interrogazione ricevuta, nelle scorse ore, da parte dell’Alto rappresentante: «Nel discutere questo caso gli Stati membri dell’Ue riuniti in Consiglio non hanno mai evocato la possibilità di misure restrittive di tipo economico e commerciale». «Ma chi, – conclude Cirio – se non la Mogherini stessa, avrebbe dovuto evocare tale possibilità?».
Alba - 10 febbraio 2015
fonte: http://www.gazzettadalba.it
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