Come
sempre o quasi l’Unione europea ha scovato un po’ di magheggi sui conti
della manovra, chiedendoci chiarimenti su due miliardi di sforamento.
La risposta del Governo è stata che, vista la crescita presunta nei
prossimi anni, il problema non si pone e i due miliardi saranno coperti.
Insomma, per farla breve è come se un padre di famiglia sommerso dai
debiti ne facesse ulteriori fidando negli aumenti di stipendio futuri.
Una gran bella saggezza cari amici, anziché risparmiare anche in questa
manovra si spende di più del consentito, tanto a sistemare le cose ci
penserà il domani. Del resto siamo già in campagna elettorale, la
maggioranza pur di raccattare voti è disposta a tutto, alla faccia delle
prossime generazioni e dei conti del Paese.
Ma a volerla dire tutta quello che veramente sconcerta è che anziché
sforare per aiutare semmai chi sta più indietro, si privilegiano gli
statali. Infatti, è noto quanto nel nostro Paese questo segmento sia in
generale sfruttato da turni di lavoro ossessionanti e da pesanti carichi
quotidiani... È veramente incredibile, abbiamo l’apparato pubblico più
colabrodo, inefficiente, inefficace, sovradimensionato e spesso
nullafacente al mondo, eppure lo premiamo.
Assunzioni, aumenti, bonus, insomma una manovra di regali e premi per
la macchina pubblica a riconoscimento della grande produttività e
funzionalità. Tutto in barba alle classifiche, alle notizie quotidiane,
all’opinione pubblica che è letteralmente esasperata dalla qualità
pessima dei servizi collettivi. Del resto che volete, in campagna
elettorale conta il consenso e pur di raccattarne un po’ di più, poco
conta se il debito continua a salire. Al massimo inguaierà il prossimo
Governo, che dovrà combattere sulla pelle della gente.
È così che in questi cinque anni ha funzionato il centrosinistra di
Matteo Renzi: debito in cambio di consenso. Ecco perché al di là delle
chiacchiere stiamo peggio di prima. Viviamo in un Paese dove non
funziona niente, ma per mantenere un apparato statale da comunismo vero
ci tolgono la pelle con tasse e cartelle. Questo è il centrosinistra,
questo è il cattocomunismo che tartassa i privati per pagare i pubblici,
l’assistenzialismo, il clientelismo. Tra qualche mese si vota e sarà
possibile cambiare, non farlo per restare così sarà colpevolmente
sbagliato.
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