Con
l’approssimarsi della festa pagana di Halloween, riproponiamo ai nostri
lettori questo articolo di Giovanni Lugaresi, già pubblicato il 31
ottobre 2014 su Riscossa Cristiana. L’Autore ricorda le nostre
tradizioni cattoliche della festività di Ognissanti e del ricordo dei
defunti, concludendo con una frase che facciamo nostra: “al diavolo (è
il caso di dire), la festa pagana di Halloween, con annessi e
connessi!”.
PD
Abbiamo importato una festa pagana e ci
scordiamo la festa dei Santi e il ricordo dei defunti, come la
tradizione cattolica ce li ha sempre insegnati. Giovanni Pascoli, pur
avendo preso altre strade, non dimenticò mai gli insegnamenti della
madre, la cui eco si sente in diverse liriche, una delle quali si
intitola, appunto, “La notte dei morti”…
di Giovanni Lugaresi
.
E
continuiamo pure a farci del male, prendendo dall’estero quel che non è
certamente il meglio. Ci riferiamo ovviamente ad Halloween che il 31
ottobre celebra i suoi riti di origine celtica, cioè pagana, ma che noi
cattolici e italiani abbiamo ripreso pari pari, da una ventina d’anni,
con tanto di commerci (ovviamente), perché tutto fa brodo per smerciare
questo o quel prodotto, anche da parte di cattolicissimi commercianti. E
con tanto di festosità pure nelle scuole materne cattoliche (in certe
scuole materne cattoliche), nelle quali evidentemente non si pensa a
parlare diffusamente, e nei termini propri adatti ai bimbi, dei Santi e
dei nostri cari defunti, bensì, appunto, a fabbricare con stoffe varie
fantocci-fantasmi e a preparare zucche intagliate…
Sciocchezze – diranno i soliti soloni
aperti a tutto. E’ da queste “sciocchezze” peraltro che si incomincia.
Si incomincia a perdere la propria identità (non è una tradizione
italiana) e a bruciare incensi ad uno dei nuovi idoli del mondo.
In questa “materia” anche i protestanti
sono contrari alla celebrazione-festeggiamenti. Non sappiamo se con una
certa forza, o in maniera blanda.
A livello cattolico, per così dire, voci
autorevoli si sono levate, e non da oggi, dichiarando festa diabolica
questa che abbiamo importato. Padre Amorth, esorcista di grande
notorietà, lo ebbe a sottolineare con motivazioni profonde, ma… in
ambienti nei quali si è arrivati a mettere in dubbio l’esistenza
dell’inferno, e quindi pure di Satana, Halloween riceve addirittura la
benedizione del clero. Che tra dolcetto e scherzetto trova il modo di
sorridere di queste nostre preoccupazioni… “cattoliche e italiane”.
Come rispondere? La festa di Ognissanti,
che ci coinvolge nella stupenda, profonda, comunione coi trapassati,
con le loro anime in un grande mistero cristiano, è stata sentita nel
suo intimo da un poeta-fanciullino che, pur avendo preso altre strade,
non dimenticò mai gli insegnamenti della madre, la cui eco si sente in
diverse liriche, una delle quali si intitola, appunto, “La notte dei
morti”. Versi che Giovanni Pascoli scrisse ispirato non certamente da
leggende pagane, bensì dalla nostra religione e dal culto cristiano dei
defunti.
L’ambientazione è nella vecchia casa
chiusa, “ma desta”, dove il fuoco è acceso e sul desco c’è il vino “cui
spilla il capoccia da solo”. Mentre gli altri “pregano al lume/ del
fuoco: via via la corteccia/ schizza arida… Mormora il fiume/ con rotto
fragore di breccia…// E’ forse (io non odo: non sento/ che il fiume
passare, portare/ quel murmure al mare) d’un lento/ vegliardo la tremula
voce/ che intuona il rosario, e che pare/ che venga da sotto una
croce,/ da sotto un gran peso; da lunge/ Quei poveri vecchi bisbigli/
sonora una romba raggiunge/ col trillo dei figli de’ figli.// Oh! I
morti! Pregano anch’essi,/ la notte dei morti, per quelli/ che tacciono
sotto i cipressi…”, con quel che segue.
Ecco, se dobbiamo parlare della festa
dei Santi (1 novembre) e del ricordo dei defunti (2 novembre), noi
preferiamo farlo col poeta-fanciullino, e al diavolo (è il caso di
dire), la festa pagana di Halloween, con annessi e connessi!
di Giovanni Lugaresi
fonte: https://www.riscossacristiana.it - 28 ottobre 2017
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