Nove anni di reclusione per Denis Verdini. Il
senatore di Ala è stato condannato in primo grado nell’ambito del
processo per il crac del Credito Cooperativo Fiorentino. Oggi non era in
aula per ascoltare la sentenza dei giudici, arrivata dopo sette giorni
di camera di consilio. Per lui erano stati chiesti 11 anni. Verdini è
stato presidente della banca per 20 anni, fino al luglio del 2010. Il
senatore era imputato con le accuse di associazione per delinquere,
bancarotta e truffa ai danni dello Stato per i fondi dell’editoria
andati alla Società toscana edizioni, che pubblicava il Giornale della Toscana e Metropoli.
La pena è stata calcolata con sette anni per la pena di bancarotta e
altri due anni per la truffa ai danni dello Stato per i contributi
all’editoria. Assoluzione, invece, per quanto riguarda l’accusa di
associazione per delinquere. Verdini è stato assolto relativamente ai
prestiti concessi a Marcello Dell’Utri per cui gli
erano stati contestati dalla Procura una serie di fidi scoperti di conto
corrente per un ammontare di 2,8 milioni tra il dicembre 2006 e il
marzo 2010.
Insieme a Verdini è stato condannato anche il deputato di Ala Massimo Parisi. A
lui due anni e sei mesi per truffa ai danni dello
Stato relativamente ai contributi pubblici all’editoria, per il ruolo da
lui rivestito nella galassia dei giornali della Società Toscana di
Edizioni. Tra i condannati anche gli imprenditori Riccardo Fusi e Roberto Bartolomei: per loro
cinque anni e sei mesi per concorso in bancarotta. Verdini, Fusi e
Bartolomei sono stati anche interdetti perpetuamente dai pubblici
uffici. Ma c’è di più, perché Verdini, Parisi e altri imputati del
filone editoria dovranno pagare anche una provvisionale immediatamente
esecutiva nei confronti della presidenza del Consiglio di 2,5 milioni.
Il risarcimento del danno cagionato alla presidenza del Consiglio,
invece, dovrà essere liquidato in separata sede. Condanna al pagamento
di una provvisionale da 175mila euro alla Banca d’Italia (che si era
costituita parte civile) da parte dei vertici della ex banca. I 15
condannati sono anche stati dichiarati “inabilitati all’esercizio di
un’impresa commerciale ed incapaci di esercitare uffici direttivi presso
qualsiasi impresa per la durata di anni dieci”. Inoltre Verdini, Parisi
e altri nove condannati sono anche stati dichiarati “incapaci di
contrattare con la pubblica amministrazione per un arco temporale pari
alla durata della pena a ciascuno inflitta”.
Fiduciosa per l’appello la legale del senatore di Ala Ester Molinaro
che ha così commentato la sentenza: “Abbiamo dimostrato che per il
senatore Denis Verdini non c’era il reato di associazione per
delinquere. Negli altri passaggi processuali dimostreremo che anche per
gli altri reati contestati i fatti non sussistono. Rispettiamo la
sentenza ma consideriamo quello di oggi solo un passaggio. Attendiamo le
motivazioni per andare poi a un altro grado di giudizio”.
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