Domani (25 marzo) e dopodomani (26 marzo), a partire dalle ore 10, il sindacato di polizia Sap
scenderà in piazza a Roma “circondando” simbolicamente i palazzi del
potere – Viminale, Palazzo Madama e Montecitorio – in concomitanza con i
lavori parlamentari di conversione in legge del decreto-antiterrorismo,
che viene considerato “inefficace e privo di provvedimenti concreti che
possano davvero garantire la sicurezza dei cittadini”. In piazza anche
alcune centinaia di ragazze e ragazzi idonei ai concorsi in polizia, non
ancora assunti, che chiedono di poter vestire la divisa della Polizia
di Stato.
“La nostra protesta – spiega il segretario generale del Sap,
Gianni Tonelli – va avanti da tempo perchè da mesi stiamo dicendo al
Governo che l’emergenza sicurezza, così come quella terrorismo, va
affrontata seriamente. Abbiamo scritto al premier Renzi una lettera con 6
proposte elaborate all’insegna del motto ‘poca spesa e tanta resa’, un
provvedimento tampone per dare una prima, concreta risposta ai cittadini
italiani. Dall’Esecutivo, fino ad oggi, nessuna risposta”.
Il Sap chiede l’assunzione degli idonei non
vincitori, lo sblocco del turn over per il comparto sicurezza, lo stop
definitivo alla prevista chiusura dei presidi di polizia, un maggior
numero di ufficiali di polizia giudiziaria – considerati “fondamentali
per le indagini e l’intelligence” – in considerazione della carenza di
14.000 Ispettori e 9.000 Sovrintendenti, l’avvio di un corso
anti-terrorismo per gli operatori che svolgono controllo del territorio.
Le richieste sono sintetizzate in una cartolina indirizzata al premier
Renzi in distribuzione ai cittadini per essere spedita a Palazzo Chigi.
L’obiettivo del Sap è arrivare a 500.000 cartoline.
“Le uniche, timide risposte arrivate fino ad oggi – dice Tonelli –
sono una autentica presa in giro. Il Viminale ha infatti previsto da
qualche giorno un ‘mini’ corso anti-terrorismo che interessa pochissimi
agenti, svolto addirittura in parte ‘on line’, con una formazione
specifica solo per il primo intervento in caso di attacco terroristico,
senza agire sulla prevenzione. Un corso anti terrorismo di 3 settimane
in sostituzione di un altro corso di 5 settimane, tagliando quindi
sull’aggiornamento perché non è stato messo un euro. Ma stiamo
scherzando?”
“Anche per quel che riguarda i ragazzi idonei – conclude il leader del Sap
– abbiamo ricevuto tante promesse, addirittura emendamenti presentati
da parlamentari di maggioranza bocciati dalla stessa maggioranza.
Abbiamo una carenza di organico paurosa, 18.000 operatori solo nella
Polizia di Stato e 40.000 tra tutte le Forze dell’Ordine: ci servono
nuovi agenti come il pane! In questi giorni il testo del ddl di
conversione del decreto anti-terrorismo dovrebbe essere licenziato dalla
Camera. Per questo scendiamo in piazza e in molte città italiane si
ripeterà l’iniziativa dei poliziotti – lavavetri che tanta eco ha avuto
la scorsa settimana sui media. Vogliamo ‘inchiodare’ Governo e
Parlamento alle proprie responsabilità in materia di sicurezza. Si
sappia, specie se dovesse accadere qualche attentato terroristico in
Italia, che fino ad oggi nulla di concreto e di veramente utile è stato
fatto”
(AGENPARL) – Roma, 24 mar 2015
fonte: http://www.agenparl.com
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