Quella del "Lido delle Salzare" è una vergognosa vicenda che va avanti da più di un ventennio. Contornata da crimini, denunce e contenziosi, ha condannato, e tuttora condanna, centinaia di cittadini a vivere in un clima di insicurezza e di paura, in particolare quelli che vivono nelle immediate vicinanze del Complesso residenziale, e non solo, e ha gettato nel degrado più assoluto un'area che poteva rappresentare una notevole risorsa dal punto di vista turistico, avendo come beneficiari lo stesso Comune e i cittadini di Ardea, considerato anche il confinate sito
archeologico: Castrum Inui. http://it.wikipedia.org/wiki/Castrum_Inui
Una gestione più accorta da parte delle Istituzioni avrebbe potuto evitare questo disastro, ma è mancata un'azione di controllo e di intelligence capace di prevedere - non era difficile intuirlo - quanto sarebbe potuto accadere, e di adottare le opportune contromisure.
Una gestione più accorta da parte delle Istituzioni avrebbe potuto evitare questo disastro, ma è mancata un'azione di controllo e di intelligence capace di prevedere - non era difficile intuirlo - quanto sarebbe potuto accadere, e di adottare le opportune contromisure.
Un ventennio teatro di una infinita serie di atti criminosi,
disordini, spaccio di droga, smontaggio di auto rubate, sparatorie, e altro .... per rendersene conto basta cliccare "Lido delle Salzare" sui più noti motori di ricerca.
l'amministrazione comunale avrebbe potuto
“riscattarsi” quando ebbe l'affido in custodia degli immobili
ed in seguito l'acquisizione, far prevalere lo stato di diritto, ma così non è stato.
Un intervento che sani questa inaccettabile situazione non è più rinviabile, gli organi preposti si decidano finalmente a farlo ............ ORA !!
Un intervento che sani questa inaccettabile situazione non è più rinviabile, gli organi preposti si decidano finalmente a farlo ............ ORA !!
e.emme
Notizie Ardea - Il Faro on line
Via Litoranea altezza Via di Tassi e il complesso
immobiliare delle Salsare, qui questa mattina una un'autovettura Opel
corsa si è schiantata a forte velocità contro un solido muro di cinta
demolendolo per oltre cinque metri. L'auto con a bordo tre rom di cui
una donna, dopo aver perso il controllo ha attraversato la corsia
opposta ed ha urtato la recinzione di una villa, i cui proprietari,
avvertiti dai vicini sono giunti sul posto per constatare i danni.
Fortunatamente
in quel momento malgrado fossero le 10.30, non transitavano altre
automobili e nel giardino non c’era nessuno altrimenti ora si piangevano
diversi morti.
Sul posto fulminei i carabinieri della stazione di
Tor San Lorenzo che coordinati dal loro comandante il luogotenente
Antonio Leggiero hanno dopo un breve pattugliamento della zona raggiunto
e condotti in caserma i fuggitivi.
L'auto con targa francese,
senza documenti e senza assicurazione non risulta rubata, [non è la sola, anche in pessimo stato, ma continuano a circolare ... perchè ??] il conducente
ha dichiarato di averla comprata e di essere in attesa dei documenti.
Intanto i carabinieri stanno cercando di capire non solo la dinamica ma
anche il perché si sono dati alla fuga. Gli accertamenti a tutto campo
che stanno svolgendo i militi, dovranno anche accertare se eventualmente
scappavano da qualcuno o inseguivano qualcuno. I tre Rom abitano nel
complesso "D" delle Salsare, palazzina che già doveva essere demolita
come da sentenza passata ingiudicato del Consiglio di Stato. Demolizione
che poteva e doveva essere effettuata come ha denunciato ai carabinieri
del N.o.e. il consigliere comunale di maggioranza Luca Fanco
capogruppo della lista civica "Libertà e Legalità - Eufemi per Ardea".
Insieme
alla demolizione dei complessi "B" e "C" i cui costi sono stati di
cinquecentomila euro per demolire con mezzo meccanico in una giornata i
due plessi, lasciando tra l'altro in loco quasi o tutti i materiali di
risulta oltre a non aver in toto demolito i solai degli scantinati.
Fanco, che per chiedere il rispetto della sentenza di demolizione dei
plessi del comprensorio delle Salsare, subì anche lettere minatorie,
ritiene che la numerosa presenza alla demolizione dei plessi "B" e "C"
del battaglione carabinieri e polizia di Stato, sarebbe bastato a
risparmiare gli oltre ottantamila euro di fattura emessa da una società
privata di vigilanza armata per presidiare per la prima volta insieme
ai carabinieri una demolizione.
Luigi Centore - 22-03-2015
fonte: http://www.ilfaroonline.it
CORRELATI:
1 - REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Seconda Bis)
N. 03065/2012 REG.PROV.COLL. N. 12017/2005 REG.RIC.
N. 12017/2005 REG.RIC.
DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 30/03/2012
IL SEGRETARIO
(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)
=====
2 - Impugnazione di atti amministrativi che si fondino su una pluralità di ragioni. Riproposizione in appello delle domande e delle eccezioni dichiarate assorbite o non esaminate nella sentenza di primo grado. Ritualità della notificazione degli atti amministrativi. Oggettiva incompatibilità tra un'area su cui esistono usi civici e l’impiego di tale area in modo esclusivo al fine installarvi manufatti edilizi. Legittimità dell'ordine di demolizione di abuso edilizio che sia notificato al responsabile dell'abuso e non anche al proprietario dell'area.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
( DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 28/06/2013
- ''Art. 55, L. 27/4/1982, n. 186
''
IL SEGRETARIO )
IL SEGRETARIO )
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)
ha pronunciato la presente
DECISIONE: http://www.studiolegaletrapani.it/sentenza.php?id=5391
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