Un gruppo di magrebini ha messo in scena una finta esecuzione, denunciati. La Lega Nord organizza una fiaccolata per domenica: "Vanno espulsi"
Minacciati con una pistola e costretti a professare la loro fede. Una
scena simile a quelle, drammatiche, raccontate dai sopravvissuti agli
attentati condotti dagli affiliati all'Isis in questi mesi. Una scena
che stavolta, però, si svolge nel nostro Paese. E precisamente a
Vignola, comune in provincia di Modena.
È lì che un gruppo di magrebini avrebbe organizzato una finta
esecuzione terroristica minacciando con una pistola 5 adolescenti del
posto e costringendoli a dire se credevano in Dio o in Allah. Il fatto è
accaduto martedì scorso, i ragazzi non sono rimasti feriti, ma hanno
raccontato tutto ai genitori che hanno sporto denuncia ai carabinieri.
Caso politico Da quello che si apprende si sarebbe
trattato di un pessimo scherzo, ma la vicenda ha subito scatenato una
polemica politica. La Lega Nord domenica alle 18 organizzerà una
fiaccolata per le vie del paese. Si tratta di "fatti inaccettabili"
sottolinea il promotore dell'iniziativa, ed esponente del Carroccio
emiliano, Gianluca Vinci: "Non importa che la pistola fosse vera o
finta, quel che disgusta, allarma e indigna è il gesto. Esprimo
solidarietà ai ragazzi e alle loro famiglie. A Vignola, dove la Lega è
in maggioranza, abbiamo già impedito l'apertura di una moschea e ora
vogliamo bloccare anche quella di Castelfranco Emilia. L'Islam con la
Lega non passa».
Ma il caso è approdato anche in Regione dove il capogruppo leghista
Alan Fabbri e il collega di partito Stefano Bargi hanno parlato di un
"atto gravissimo e allarmante", invocando "l'espulsione degli immigrati
responsabili" e una "stretta anti-islam in tutta la Regione". "La
reazione della Lega sarà fermissima, scenderemo in strada per dimostrare
che la Lega non abbassa la testa - assicurano - fatti come questi non
sono mai stati tollerabili e ancora meno oggi, che viviamo in un clima
di tensione esasperante". Ma ad insorgere è anche Forza Italia con il
consigliere regionale Enrico Aimi, che presenterà nelle prossime ore
un'interrogazione in assemblea legislativa per chiedere alla giunta se
sia a conoscenza di "tale grave episodio e quali urgenti e inderogabili
provvedimenti intenda assumere". "Sarebbe ora che l'Emilia Romagna si
dotasse di una legislazione seria - attaccaAimi - per evitare
l'elargizione di fondi e servizi da parte delle amministrazioni in
presenza di stranieri che, a qualsiasi titolo manifestino vicinanza al
terrorismo di matrice islamica".
"Fare chiarezza" Il Pd di Vignola chiede di fare
chiarezza a proposito dello strano episodio: "Si tratta di un
episodio sconcertante, dai contorni non ancora ben definiti, sul quale
occorre fare al più presto piena luce. Le minacce a cinque minorenni da
parte di un gruppo di magrebinisono un fatto inedito per il vignolese,
capace di produrre grande allarme sociale tra le famiglie e nell'intera
comunità locale. Esprimiamo vicinanza ai ragazzi minacciati e alle loro
famiglie. Queste sono terre nelle quali le comunità di stranieri sono
bene integrate: episodi come questi rischiano di minare il clima di
reciproca fiducia".
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