Sì
del Governo al bonus di 80
euro mensili per le forze dell'ordine ad eccezione delle
Capitanerie di porto. Lo prevede l'emendamento presentato dall'esecutivo oggi
in Commissione Bilancio alla Camera nel corso del rush finale sulla legge di
stabilità.
"Pecunia non olet", così affermavano i nostri avi per significare che è
difficile dire di no al denaro ma non possiamo non rilevare che questo è un
modo per eludere l'obbligo specifico di rinnovare il contratto nazionale di
lavoro che deve avere valore dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta
Ufficiale della sentenza della Corte Costituzionale ossia dal 28 luglio 2014. E’
il commento di Gianni Tonelli, segretario del Sap. 960 euro una tantum senza valore né sulla liquidazione né sulla
pensione, per un totale di circa trecento milioni di euro per la categoria
del comparto sicurezza e difesa è un prezzo troppo blando con il quale si elude
un obbligo ben preciso.
Noi del SAP vogliamo il contratto perché questo zuccherino ha valore solamente per un anno e non avrà alcun riflesso previdenziale.
Se con la stessa somma di denaro si andasse a stipulare un contratto in cui andrebbe necessariamente finanziata anche la parte normativa, al netto delle trattenute previdenziali e fiscali corrisponderebbe solamente trenta euro netti ad un Agente.
Questi 80€ al posto del contratto rappresentano la legalizzazione del LAVORO NERO.
Ribadendo che il denaro non fa schifo a nessuno io affermo che questa mi sembra una emerita furbata e neppure tanto bella.
Resta chiaro che ci hanno fregato anche i cinque mesi trascorsi dalla pubblicazione della sentenza.
Il SAP chiede un contratto che parta dal 28 luglio 2014, con efficacia naturale per gli anni a venirne, con un aumento netto per un Agente di 100€ a salire per le altre qualifiche e una una tantum di 1500€ a parziale risarcimento per il denaro illegittimamente sottratto nei sei anni di blocco, oltre al finanziamento della parte normativa.
Ci dispiace ma NON riusciamo a dire GRAZIE.
Le forze dell’ordine non meritano tale trattamento, dichiara amareggiato Igor Gelarda, Dirigente del sindacato di Polizia Consap. Come avevamo denunciato più volte non è con questo tipo di interventi che si può aumentare la sicurezza di un paese, né tantomeno rendere i professionisti della sicurezza più soddisfatti. Questo Bonus eccezionale e quindi temporaneo, come eccezionali sono le condizioni che hanno portato il Governo a stanziarlo, sparirà come Cenerentola alla mezzanotte del 31 dicembre del 2016!
Noi del SAP vogliamo il contratto perché questo zuccherino ha valore solamente per un anno e non avrà alcun riflesso previdenziale.
Se con la stessa somma di denaro si andasse a stipulare un contratto in cui andrebbe necessariamente finanziata anche la parte normativa, al netto delle trattenute previdenziali e fiscali corrisponderebbe solamente trenta euro netti ad un Agente.
Questi 80€ al posto del contratto rappresentano la legalizzazione del LAVORO NERO.
Ribadendo che il denaro non fa schifo a nessuno io affermo che questa mi sembra una emerita furbata e neppure tanto bella.
Resta chiaro che ci hanno fregato anche i cinque mesi trascorsi dalla pubblicazione della sentenza.
Il SAP chiede un contratto che parta dal 28 luglio 2014, con efficacia naturale per gli anni a venirne, con un aumento netto per un Agente di 100€ a salire per le altre qualifiche e una una tantum di 1500€ a parziale risarcimento per il denaro illegittimamente sottratto nei sei anni di blocco, oltre al finanziamento della parte normativa.
Ci dispiace ma NON riusciamo a dire GRAZIE.
Le forze dell’ordine non meritano tale trattamento, dichiara amareggiato Igor Gelarda, Dirigente del sindacato di Polizia Consap. Come avevamo denunciato più volte non è con questo tipo di interventi che si può aumentare la sicurezza di un paese, né tantomeno rendere i professionisti della sicurezza più soddisfatti. Questo Bonus eccezionale e quindi temporaneo, come eccezionali sono le condizioni che hanno portato il Governo a stanziarlo, sparirà come Cenerentola alla mezzanotte del 31 dicembre del 2016!
Dopo 5 anni di contratti bloccati, con una
perdita che si aggira mediamente tra le 200/300 euro al mese, e
quindi migliaia di euro negli anni; dopo il blocco del tetto retributivo,
successivamente sbloccato, ma senza diritto agli arretrati, sono questi sono
gli spiccioli che si meritano chi
difende i cittadini? Inoltre quello che non viene detto è che sono previsti
anche “sacrifici” sul monte ore straordinario che, con la difficoltà d’organico
delle forze di polizia, diventa necessario per potere gestire i problemi
quotidiani. Quasi 13 milioni verranno tolti alla Polizia di Stato dal monte ore
dello straordinario.
14 dicembre 2015
http://www.infodifesa.it
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