L'India teme l'opposizione italiana a intese sull'export verso l'Ue: e ora tratta
L'apertura di Nuova Delhi suona come un ricatto: Girone e Latorre potrebbero essere comunque condannati, anche se in contumacia
Una fitta ragnatela di accordi commerciali in
gioco tra Nuova Delhi e l’Unione Europea. Al centro i due marò, in
particolare Salvatore Girone, quello ancora recluso in India. Merce di
scambio e poco più secondo il Telegraph India, che ieri ha dato notizia
dell’esistenza di una “trattativa segreta”. Fatto curioso, che la
trattativa segreta finisca su un quotidiano. Ancor di più che a
pubblicarne i termini sia un quotidiano indiano, segno evidente che
qualche gola profonda nel subcontinente ha sussurrato all’orecchio
dell’amico giornalista un piano che, chissà, si vorrebbe far saltare.
Fatto sta che secondo le voci cui il Telegraph ha dato spazio l’'India starebbe preparando una "road map" con l’Italia per porre fine alla battaglia diplomatica prima e giudiziaria poi in corso da quasi quattro anni. In gioco la richiesta “a ciascuna delle parti di accettare le richieste chiave dell’altra”, fermo restando che il negoziato non dovrà interferire con il caso ancora aperto presso la Corte suprema indiana né con l’arbitrato in corso presso il Tribunale internazionale del diritto del mare di Amburgo.
Sostanzialmente si tratta di dare a Salvatore Girone il placet al suo rientro in Italia, a patto che il nostro Paese si impegni a ritirare le sue obiezioni all’adesione di Nuova Delhi a quattro importanti organismi di controllo delle modalità di esportazione. I fucilieri come merce di scambio di giochi commerciali? È così. E sembra decisamente che l’India voglia accelerare proprio su questo piano, per togliersi il suo scomodo detenuto presso l’ambasciata italiana. Con la palla che passa ora a Roma. Il governo Renzi accetterà o meno quello che suona come un ricatto, con la concreta prospettiva di vedere comunque Girone e Latorre condannati (seppure in contumacia)? Ai posteri l’ardua sentenza.
Fatto sta che secondo le voci cui il Telegraph ha dato spazio l’'India starebbe preparando una "road map" con l’Italia per porre fine alla battaglia diplomatica prima e giudiziaria poi in corso da quasi quattro anni. In gioco la richiesta “a ciascuna delle parti di accettare le richieste chiave dell’altra”, fermo restando che il negoziato non dovrà interferire con il caso ancora aperto presso la Corte suprema indiana né con l’arbitrato in corso presso il Tribunale internazionale del diritto del mare di Amburgo.
Sostanzialmente si tratta di dare a Salvatore Girone il placet al suo rientro in Italia, a patto che il nostro Paese si impegni a ritirare le sue obiezioni all’adesione di Nuova Delhi a quattro importanti organismi di controllo delle modalità di esportazione. I fucilieri come merce di scambio di giochi commerciali? È così. E sembra decisamente che l’India voglia accelerare proprio su questo piano, per togliersi il suo scomodo detenuto presso l’ambasciata italiana. Con la palla che passa ora a Roma. Il governo Renzi accetterà o meno quello che suona come un ricatto, con la concreta prospettiva di vedere comunque Girone e Latorre condannati (seppure in contumacia)? Ai posteri l’ardua sentenza.
robert vignola - 1 gennaio 2016
fonte: http://www.ilgiornaleditalia.org
Oggi ho avuto uno scambio di messaggi con un amico indiano come segue:
RispondiEliminaDopo l'articolo del Telegraph di Calcutta, circa un accordo segreto in corso, il Business Standard di Delhi afferma che l'India smentisce il tutto.
Anche la Farnesina smentisce tali tesi e dice di attendere che all'Aia rispondano a settimane alla richiesta presentata affinché l'India rilasci Girone in attesa dell'arbitrato. Personalmente preferirei questo secondo esito.
Trattenere dei militari stranieri innocenti dovrebbe procurare svantaggi all'India piuttosto che favori.
La mia speranza è che, una volta che saranno rientrati, i due sottufficiali trovino il modo di aggirare la consegna del riserbo e comunichino la loro verità al grande pubblico.
Vedremo che succede fra qualche settimana.
After the Telegraph of Calcutta article on a secret deal under way the Delhi Business Standard says India denies all that.
The Italian MEA also denies anything of that sort and says it's waiting for The Hague to answer in a few weeks their request for India to release Girone pending the arbitration.
Personally I would prefer this latter conclusion.
For holding innocent foreign servicemen India should be penalised and not granted favours.
My hope is that once back home the two petty officers will find a way round the nondisclosure orders and let their truth be known to the general public.
We'll see what happens in a few weeks.
L'india ci dovrebbe riconoscere molto di più che rilasciare Salvatore, dopo 4 anni di menzogne reiterate dei maledetti pescatori indiani e della schifosa polizia del kerala, dovrebbe chiedere scusa. E' una nazione che si comporta in modo ignobile e vergognoso. Mente da 4 anni sapendo di mentire ... e questa sarà una delle super potenze del futuro.
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