L’Italia merita un Presidente coraggioso come Vladimir Putin, non una manica di smidollati schiavi dei poteri forti
Immaginate un Presidente del Consiglio così: “Fin quando le persone sono determinate a combattere per la propria terra, la dignità e la libertà il nemico non passerà”. Un sogno, dopo anni di Grasso, Boldrini, Lorenzin, Renzi e compagnia cantante. Parole forti e decise che non lasciano spazio alla codardia, ma nemmeno al chiacchiericcio senza fondamento che permea i salotti televisivi italiani. Non è solo la “borghesia intellettuale” ad aver affievolito il popolo, ma una retorica senza morale che vede gli uomini di partito rispondere alle proprie segreterie dimenticandosi dei territori di appartenenza. Per fortuna c’è ancora una persona, seppur oltre i nostri confini, che ha il coraggio di agire, e non ha paura di difendere i suoi ideali. “Meno male che c’è Putin a combattere i terroristi islamici senza se e senza ma” ha affermato Magdi Cristiano Allam in un articolo di qualche anno fa. Vladimir Putin ha in questi giorni visto rinnovarsi il suo mandato di Presidente della Federazione Russa, con percentuali bulgare, da record, che lambiscono il 76,6%. Un plebiscito in favore dell’uomo di Leningrado. Quando a presiedere gli Stati Uniti d’America c’era Barack Obama e con l’Europa si trovava a discutere della situazione del Medio Orientale, situazione spesso condita da un ingiustificabile ritardo, Putin non ha esitato e ha dato il suo supporto alla Siria libera e laica del Presidente Bashar al-Assad, combattendo senza tregua la minaccia dell’Isis. Quello che vogliamo è sentirci sicuri, e questo non è possibile fino a quando al Governo del nostro Paese ci saranno persone senza attributi, senza coraggio e schiavi delle lobby. In pratica degli inetti travesti da politici. Non possiamo più accettare Presidenti del Consiglio privi dell’audacia di scegliere senza paura di difendere gli italiani. Vogliamo uomini e donne pronti a rispettare il loro mandato, pronti a sacrificarsi per i nostri connazionali. L’amore per l’Italia deve essere la base di ogni scelta politica, la base di ogni programma politico, la base di ogni azione volta a difendere il tricolore. Vogliamo credibilità, vogliamo attendibilità, vogliamo veridicità. Non ho visto nulla di tutto questo nei vari Monti, Letta, Renzi e non ultimo Gentiloni. Anime sordide, false guide di una Nazione che invoca, nei giorni dell’anniversario dei 170 anni delle Cinque Giornate di Milano, lo spirito dei Garibaldi, dei Mazzini, dei Cattaneo, dei Cavour e dei Pisacane per ritornare verso il primato nazionale, di cui parlava Berto Ricci, che ci compete. Non trovo questa verve nemmeno negli altri politici che riempiono le pagine dei giornali e le loro bacheche di Facebook con parole inutili. Siamo stanchi di ascoltare i soliti discorsi vuoti, vogliamo qualcuno che abbia le idee chiare. Anche questa campagna elettorale ci ha lasciato con l’amaro in bocca. Ribadiamo a chi fa orecchie da mercante l’articolo 1 della Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Sovranità che mi appartiene, che appartiene al nostro glorioso popolo. Dobbiamo scacciare le false promesse della solita vecchia classe politica. Promesse che vogliono gli italiani imbambolati e privati della dignità del lavoro, inebetiti a vita grazie ad un debito pubblico che è il 130% superiore al PIL. L’Italia necessità urgentemente di riscattarsi da questa Unione Europea che ci sta distruggendo giorno dopo giorno perché chi ci governa e schiavo delle lobby finanziarie che vogliono e godono nel vedere che il nostro paese è gestito da una classe politica di incapaci senza palle che non sono mai riusciti a far valere i diritti del proprio paese. Ci troviamo di fronte ad una situazione di crisi profonda. Oltre alla politica interna a generare in noi insicurezze sono fattori esterni, UE in primis, contro cui abbiamo sempre procrastinato i conti. “La forza risiede nella verità” dice Putin e la verità non è si è mai palesata in maniera così diretta. Siamo in guerra, e nessuna guerra è mai stata vinta con la sottomissione. Se Vladimir Putin fosse il mio Presidente riuscirei a guardare i miei figli negli occhi senza temere per il loro futuro. Saprei che la libertà per cui sto lottando strenuamente è difesa da qualcuno che ama l’Occidente quanto lo amo io. Voglio che il mio Governo mi difenda. Sono stanco di sentirmi abbandonato da chi dovrebbe pormi davanti a tutto. Per questo vi invito a soffermarvi sulle parole di Giuseppe Mazzini: “A Voi uomini nati in Italia, Dio assegnava, quasi prediligendovi, la Patria meglio definita d’Europa. In altre terre segnate con limiti più incerti o interrotti, possono insorgere questioni sulla vostra, no. Dio v’ha steso intorno linee di confine sublimi, innegabili”. Fatene tesoro e donatevi per la nostra Patria.
Immaginate un Presidente del Consiglio così: “Fin quando le persone sono determinate a combattere per la propria terra, la dignità e la libertà il nemico non passerà”. Un sogno, dopo anni di Grasso, Boldrini, Lorenzin, Renzi e compagnia cantante. Parole forti e decise che non lasciano spazio alla codardia, ma nemmeno al chiacchiericcio senza fondamento che permea i salotti televisivi italiani. Non è solo la “borghesia intellettuale” ad aver affievolito il popolo, ma una retorica senza morale che vede gli uomini di partito rispondere alle proprie segreterie dimenticandosi dei territori di appartenenza. Per fortuna c’è ancora una persona, seppur oltre i nostri confini, che ha il coraggio di agire, e non ha paura di difendere i suoi ideali. “Meno male che c’è Putin a combattere i terroristi islamici senza se e senza ma” ha affermato Magdi Cristiano Allam in un articolo di qualche anno fa. Vladimir Putin ha in questi giorni visto rinnovarsi il suo mandato di Presidente della Federazione Russa, con percentuali bulgare, da record, che lambiscono il 76,6%. Un plebiscito in favore dell’uomo di Leningrado. Quando a presiedere gli Stati Uniti d’America c’era Barack Obama e con l’Europa si trovava a discutere della situazione del Medio Orientale, situazione spesso condita da un ingiustificabile ritardo, Putin non ha esitato e ha dato il suo supporto alla Siria libera e laica del Presidente Bashar al-Assad, combattendo senza tregua la minaccia dell’Isis. Quello che vogliamo è sentirci sicuri, e questo non è possibile fino a quando al Governo del nostro Paese ci saranno persone senza attributi, senza coraggio e schiavi delle lobby. In pratica degli inetti travesti da politici. Non possiamo più accettare Presidenti del Consiglio privi dell’audacia di scegliere senza paura di difendere gli italiani. Vogliamo uomini e donne pronti a rispettare il loro mandato, pronti a sacrificarsi per i nostri connazionali. L’amore per l’Italia deve essere la base di ogni scelta politica, la base di ogni programma politico, la base di ogni azione volta a difendere il tricolore. Vogliamo credibilità, vogliamo attendibilità, vogliamo veridicità. Non ho visto nulla di tutto questo nei vari Monti, Letta, Renzi e non ultimo Gentiloni. Anime sordide, false guide di una Nazione che invoca, nei giorni dell’anniversario dei 170 anni delle Cinque Giornate di Milano, lo spirito dei Garibaldi, dei Mazzini, dei Cattaneo, dei Cavour e dei Pisacane per ritornare verso il primato nazionale, di cui parlava Berto Ricci, che ci compete. Non trovo questa verve nemmeno negli altri politici che riempiono le pagine dei giornali e le loro bacheche di Facebook con parole inutili. Siamo stanchi di ascoltare i soliti discorsi vuoti, vogliamo qualcuno che abbia le idee chiare. Anche questa campagna elettorale ci ha lasciato con l’amaro in bocca. Ribadiamo a chi fa orecchie da mercante l’articolo 1 della Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Sovranità che mi appartiene, che appartiene al nostro glorioso popolo. Dobbiamo scacciare le false promesse della solita vecchia classe politica. Promesse che vogliono gli italiani imbambolati e privati della dignità del lavoro, inebetiti a vita grazie ad un debito pubblico che è il 130% superiore al PIL. L’Italia necessità urgentemente di riscattarsi da questa Unione Europea che ci sta distruggendo giorno dopo giorno perché chi ci governa e schiavo delle lobby finanziarie che vogliono e godono nel vedere che il nostro paese è gestito da una classe politica di incapaci senza palle che non sono mai riusciti a far valere i diritti del proprio paese. Ci troviamo di fronte ad una situazione di crisi profonda. Oltre alla politica interna a generare in noi insicurezze sono fattori esterni, UE in primis, contro cui abbiamo sempre procrastinato i conti. “La forza risiede nella verità” dice Putin e la verità non è si è mai palesata in maniera così diretta. Siamo in guerra, e nessuna guerra è mai stata vinta con la sottomissione. Se Vladimir Putin fosse il mio Presidente riuscirei a guardare i miei figli negli occhi senza temere per il loro futuro. Saprei che la libertà per cui sto lottando strenuamente è difesa da qualcuno che ama l’Occidente quanto lo amo io. Voglio che il mio Governo mi difenda. Sono stanco di sentirmi abbandonato da chi dovrebbe pormi davanti a tutto. Per questo vi invito a soffermarvi sulle parole di Giuseppe Mazzini: “A Voi uomini nati in Italia, Dio assegnava, quasi prediligendovi, la Patria meglio definita d’Europa. In altre terre segnate con limiti più incerti o interrotti, possono insorgere questioni sulla vostra, no. Dio v’ha steso intorno linee di confine sublimi, innegabili”. Fatene tesoro e donatevi per la nostra Patria.
www.IlGiornale.it Andrea Pasini Trezzano Sul Naviglio
di Andrea Pasini - 20 marzo 2018
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