Volli sempre volli fortissimamente volli questo dissesto, un dissesto
da sapore di “vendetta” verso quelli di prima e dei cittadini di Ardea,
ma ancor più verso due personaggi senza i quali l’amministrazione
Savarese non sarebbe mai decollata. Parliamo del Prof. Dott. Mariano
Amici e del più giovane Vice Presidente del Consiglio Europeo che il
parlamento abbia mai avuto, l’Eurodeputato Fabio Massimo Castaldo. I due
malgrado l’impegno profuso, sono stati trattati dai vertici locali del
M5S come fossero dei fazzoletti kleenex. Inascoltati e derisi i loro
consigli tanto che con spocchia ed incoscienza la maggioranza Savarese
ha votato un dissesto finanziario per potersi facilmente, scrollarsi
da vicino persone a loro non gradite. Un risvolto dai fatti ancora tutti
da provare, ma che certo per Ardea saranno di lacrime e sangue, tanto
che il Prof. Amici uno dei massimi docenti di medicina, chirurgia e
pronto soccorso, nello scrivere su Facebook ad una consigliera di
schieramento opposto rimarcava ed ammetteva come penitente gli errori
fatti in buona fede da molti altri cittadini: “Edelwais sei la
migliore! Purtroppo abbiamo una maggioranza che ho votato e fatto votare
costituita per lo più da soggetti con la scatola cranica piena di
segatura”. Diagnosi che mai nessuno ha potuto smentire. Intanto
L’Europarlamentare On. Fabio Massimo Castaldo da dopo l’approva del
dissesto da parte dei suoi compagni del M5S non si è più sentito per
Ardea, forse sta meditando se conviene continuare a lavare la testa “al
ciuccio” continuando a sprecare acqua e sapone. Un dissesto, votato in
fretta e furia, quasi a voler forzatamente somministrare alla
cittadinanza ardeate un singolare quanto poco gradito regalo natalizio,
l'amministrazione comunale a guida grillina ha votato il disseto
finanziario di Ardea. Alla sottoscrizione in aula dell'atto preposto
alla maggioranza Savarese per poco non mancano i numeri in quanto alcuni
consiglieri pentastellati, fortemente contrari al default comunale, si
sono assentati dall'aula e un'altro aveva addirittura chiesto il rinvio
del punto. Poi, però, dopo una breve pausa, anche con l'opposizione
uscita dall'aula per protesta, Savarese è riuscito a far approvare il
dissesto e il solito Luca Fanco ha subitaneamente proposto di inviare il
tutto al TAR per un ricorso. (E non solo lui di seguito si altro
ricorso paventato dal consigliere franco Marcucci che ha già dato
incarico ad uno dei suoi legali l’Avv. Francesco Falco). Questo
accanimento dei grillini nostrani per dichiarare Ardea in dissesto
finanziario ha tuttavia dell'incomprensibile, non che i conti del comune
non fossero in rosso, come d'altro canto lo sono quelli di quasi tutti
gli enti locali d'Italia, ma a motivo della mancata volontà almeno di
tentare di affrontare o ristrutturare il debito dell'ente. Ancora più
incomprensibile risulta il fatto che la congrega pentastellata non abbia
voluto attendere qualche giorno per poter attingere alla nuova
normativa inerente la Ristrutturazione del debito degli enti
territoriali contenuta nella legge di bilancio dello Stato 2017,
approvata in via definitiva dal Senato della Repubblica meno di due
giorni dopo la dichiarazione del default comunale. In tale legge,
all'art. 1, dopo il comma 462 sono stati inseriti alcuni altri commi che
consentono di ridurre gli oneri finanziari sull'indebitamento dei
comuni, province e città metropolitane e di adeguare i tassi attualmente
applicati alle migliorate condizioni di mercato. Nella sostanza il
Ministero dell'Economia viene autorizzato ad effettuare la
ristrutturazione dei mutui intestati agli enti locali e quelli gestiti
dalla Cassa Depositi e Prestiti per conto del Ministero stesso sia
mediante la rinegoziazione dei tassi di interesse e della scadenza sia
mediante l'estinzione anticipata e accensione di un nuovo mutuo senza
l'applicazione di penali a carico dell'ente mutuatario. Le operazioni di
indebitamento che possono essere oggetto di ristrutturazione devono
avere una vita residua di almeno 5 anni con un debito da ammortizzare
superiore ai 20 milioni di euro, con un tasso di interesse applicato al
nuovo mutuo pari al rendimento di mercato dei Buoni del Tesoro. Pertanto
tutta quella parte del debito dell'ente locale che è stata contratta
con il Ministero delle Finanze o con la Cassa Depositi e Prestiti può
essere ristrutturata ad un tasso coerente con i BTP pluriennali. Di
sicuro i referenti del sindaco Savarese alla Camera ed al Senato lo
avranno informato di quanto sopra esposto e della sua tempistica a breve
rispetto alle intenzioni di default dell'amministrazione da lui guidata
ma ciò non deve essere bastato a farlo desistere. Dichiarando il
dissesto l'ente rimane praticamente paralizzato, non potendo più
accedere a mutui o finanziamenti di qualsiasi tipo, le tasse verranno
innalzate al massimo, non potrà esserci turnover per i dipendenti e,
dulcis in fundo, tutti coloro che devono avere dei denari per lavori
svolti o per forniture di beni e servizi erogati presso il comune
rimarranno a bocca asciutta, il tutto per i prossimi 5 anni. E' tutto
molto strano e di difficile discernimento, anche perché i principali
artefici della costruzione della vittoria grillina, Castaldo padre e
figlio da un lato e Mariano Amici dall'altro, ai quali va indubbiamente
riconosciuta una sorta di vittoria politica perfetta da parte del
Movimento 5 Stelle grazie alle loro capacità aggregative da un lato e
disgregative dall'altro che hanno consentito ai pentastellati di aprirsi
un varco all'interno di tutti gli schieramenti presentatisi alle
elezioni locali, di sicuro non erano e non sono d'accordo con Savarese
in merito alla dichiarazione di dissesto. Queste vecchie volpi della
politica locale, e non solo, non si sono certo spesi in accordi e trame,
campagna elettorale, voti e consiglieri eletti per poi avere come primo
atto vero dell'amministrazione a 5 stelle il default dell'ente. Amici
ha dichiarato apertamente la sua amarezza sostenendo che per tali
personaggi rimane difficile persino definire una diagnosi coerente ai
fatti, mentre un annerito e sconsolato Castaldo pare non sappia più che
pesci pigliare per difendere l'indifendibile. Anche perché per
dichiarare il dissesto non c'è bisogno delle tanto propagandate
competenze dei “nuovi”, si fa per dire, politici grillini, bastava un
qualsiasi personaggio in grado di reggere tra le mani una penna e di
alzare la manina. E' tuttavia degno di nota che il sindaco, e alcuni
suoi affiliati, circa un anno fa, quindi ben prima delle elezioni
locali, si erano già professati favorevoli alla dichiarazione di
dissesto qualora fossero stati eletti, quindi l'idea è partita da
lontano. A questo punto la maschera pentastellata è venuta giù lasciando
trasparire, ipso facto, la volontà sfascista di questo “nuovo che
avanza” tutto facebook e distintivo, tutto ipertecnologico e virtuale ma
senza punti di applicazione concreti. A dissesto dichiarato come
potranno affrontare i problemi dei territorio? Come realizzeranno le
opere pubbliche? Come metteranno mano ai 706 ettari degli usi civici
senza definire la causa con i contraenti? Senza più risorse e senza
possibilità di richiederle cosa pensano di fare questi consiglieri a 5
stelle? Il grillino Fucci a Pomezia fece una semplice dichiarazione di
pre-dissesto senza però definirla ulteriormente, grazie alla quale poté
accedere ad un mutuo di 80 milioni di euro tramite la Cassa Depositi e
Prestiti, conservando quindi la capacità operativa dell'ente. Ma
Savarese non ha voluto seguirne l'esempio, reputando forse Ardea più
compromessa finanziariamente di quanto non lo sia in realtà. Ma il capo è
sempre il capo, i consensi li ha avuti e pure tanti, passando dal 30%
del primo turno ad oltre il 60% del secondo, accusando peraltro la
vecchia guardia di essersi tutta “ammucchiata” con il candidato
sfidante, senza però considerare che il suo antagonista in ballottaggio
ha incamerato lo stesso numero di consensi in percentuale già presi al
primo turno, quindi l'ammucchiata se c'è stata è avvenuta in favore di
chi? Per fortuna la matematica non è un'opinione e da parte nostra
auguriamo al bravo medico Amici di trovare presto diagnosi e cura
appropriata per coloro a cui ha fornito un prezioso contributo politico a
trovare posto nell'emiciclo comunale e ai Castaldo, junior e senior, di
trovare presto una soluzione adeguata per i propri inesperti adepti,
magari a partire dal 5 marzo 2018.
Buona Befana a tutti.
di Luigi Centore - 3 gennaio 2018
Mario Savarese, Fabio Massimo Castaldo, Mariano Amici,
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