Sta per iniziare una vera guerra? I segnali che giungono in queste
ore sono molto allarmanti. L’esercito americano sta inviando in queste
ore a 150 mila riservisti delle lettere con un preavviso di mobilitazione.
L’annuncio ufficiale del ministero della Difesa dovrebbe essere dato a
breve, ma alcuni riservisti che hanno già ricevuto la missiva lo stanno
raccontando ad amici e parenti, i quali iniziano a far circolare le
notizia. Secondo queste indiscrezioni, provenienti dagli Stati Uniti,
l’obiettivo del Pentagono sarebbe di poter disporre di questa forza
entro un paio di settimane dall’annuncio della mobilitazione vera e
propria. Il messaggio che viene lanciato in queste ore è chiaro: decisioni potrebbero essere imminenti, tenetevi pronti a partire.
Centocinquantamila riservisti: per fare cosa? Un attacco in grande stile alla Siria?
Colpire prima Damasco e poi Teheran? O l’obiettivo è la Corea del
Nord? Purtroppo la sciagurata svolta di Donald Trump – che si è arreso
ai neoconservatori facendo propria l’agenda strategica che in campagna
elettorale aveva promesso di combattere – autorizza qualunque ipotesi.
Anche quella più drammatica e sconvolgente di una guerra alla Russia di
Putin.
E non è un caso che Assad, il governo iraniano e il Cremlino in queste ore abbiano dichiarato che
“l’attacco americano alla base siriana ha superato molte linee rosse *
che da adesso in avanti “risponderemo con la forza a qualunque
aggressione”.
Questo significa che Putin ha perso ogni speranza di
raggiungere un accordo con Washington. E che si prepara agli scenari
peggiori.
Attenzione, e mi angoscia molto scriverlo, ma da diversi decenni la pace nel mondo non è mai stata così a rischio
di Marcello Foa - 9 aprile 2017
fonte: http://blog.ilgiornale.it
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