07/10/15

VICENDA MARO' - INDIA __ "Che tristezza Crozza che fa battute sui due marò mentre Floris se la ride"

Impossibile credere non si sapesse quello che avrebbe detto e inquieta non poco il fatto che, quasi ad orologeria, salti fuori sempre qualcuno o qualcosa che bolli i due sottufficiali del San Marco come i responsabili della morte dei due poveri pescatori. 
Il fatto poi che questo avvenga dopo la recente pubblicazione del referto dell'autopsia compilato dal dottor K. Sasikala, medico legale di Thiruvananthapuram (Kerala), nel quale viene descritto un proiettile estratto  dal corpo di uno dei due pescatori uccisi con misure corrispondenti ad un calibro 7,62, non in dotazione ai due fucilieri, evidenziando, se ancora ce ne fosse bisogno, la loro innocenza, apre inevitabilmente nuovi interrogativi.

e.emme

 


«L’ultima volta che dei militari italiani hanno sparato… abbiamo ucciso due pescatori in India». Maurizio Crozza, idolo della sinistra radical-chic, nella copertina della trasmissione “diMartedì” critica sempre tutti, da Renzi a Verdini a Marino e ad Alfano, ma questa volta è passato alle offese. Nell’ironizzare sull’intervento militare dell’Italia in Iraq ha inserito un passaggio infelice sui marò. Secondo il comico genovese i due fucilieri della Marina sarebbero, infatti, il simbolo dell’incapacità militare italiana:  «I russi, glielo dici la mattina e il pomeriggio sono tutti in Cecenia. Gli americani pur di schiacciare il grilletto tra una guerra e l’altra hanno addirittura inventato i college. Noi, no…. noi siamo diversi…». E poi lo sferleffo contro  Massimiliano Latorre e Salvatore Girone che ha subito provocato l’ira del web e del centrodestra.

Crozza attacca i marò e scoppia il putiferio

 

In un tweet Elio Vito, deputato di Forza Italia e membro della Commissione Difesa ha scritto: «I marò sono innocenti, ingiustamente trattenuti e detenuti dall’India da 1.326 giorni, non meritano ironie, battute ed offese da parte di Crozza». Duro Ignazio La Russa: «Io che sono un amante della satira e che apprezzo l’ironia e la capacità graffiante di Crozza, non ho dubbi nel condannare senza mezzi termini la sua inaccettabile frase sui marò oltre che in generale la sua opinione sulle nostre Forze armate. Si tratta di “fuoco amico”, che colpisce alle spalle chi già sta pagando senza alcuna colpa la ignavia dei nostri governi».




fonte: http://www.secoloditalia.it

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