03/04/15

Sala Consilina: “Marò, comunisti e forni crematori”. Non luogo a procedere per Michele Santoriello Il GUP del Tribunale di Lagonegro ha respinto la richiesta di rinvio a giudizio


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Non luogo a procedere perchè il fatto non costituisce reato“. Con questa motivazione il GUP del Tribunale di Lagonegro ha scritto la parola fine sulla vicenda che ha visto coinvolto Michele Santoriello, attuale consigliere comunale di Sala Consilina, finito sotto inchiesta per “Incitamento all’odio razziale”.
Questa l’ipotesi di reato per la quale era stato chiesto a maggio dello scorso anno il rinvio a giudizio. Michele Santoriello, assessore comunale all’epoca dei fatti, nel mese di marzo del 2013 aveva scritto sul suo profilo Facebook un post contro la giornalista Giuliana Sgrena e contro i “comunisti”. “Ecco 14294621592_ec0bba154b 

perchè i comunisti devono essere sterminati tutti… alla Hitler maniera. Ai tempi della guerra in Iraq, fosse stato per me, l’avrei fatta marcire a Bagdad. Si tratta di una ignobile miserabile”. Questa la frase finita sotto accusa.
Parole che avevano scatenato una serie di reazioni indignate da parte di tante persone ed esponenti di tutti gli schieramenti politici. La frase incriminata faceva parte di un commento dell’assessore Santoriello relativamente alla vicenda dei due marò accusati di omicidio in India.

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Erminio Cioffi - 3 aprile 2015
fonte:   http://www.ondanews.it


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