10/11/14

CASO MARO' ........ E nessuno vede la luce






Mille giorni d’infamia. Mille giorni su cui riflettere e provare vergogna. Da mille lunghissimi giorni i nostri marò sono ostaggi di un Paese, l’India, che non conosce imbarazzo nel continuare a rimandare un processo che li sbugiarderebbe in mondo visione. Mille giorni trascorsi nell’indifferenza di un Paese, l’Italia, che ha dato il peggio di sé sul fronte diplomatico, politico, militare, mediatico. Ci siamo fatti riconoscere per aver abbandonato al loro destino due eroi in divisa di scorta a una nave battente bandiera italiana. Ci siamo fatti ridere dietro per come abbiamo gestito il via vai dei due fucilieri, fra Roma e New Delhi. Ci siamo resi ridicoli in patria per le promesse da marinaio di ben tre premier (Monti, Letta, Renzi) di altrettanti ministri degli esteri e della difesa, dei membri delle varie commissioni parlamentari. Massimiliano Latorre c’è mancato poco ci lasciasse le penne, Salvatore Girone è abbandonato a se stesso dall’altra parte del globo. Tutti li hanno presi in giro.
Tutti. Tranne noi de Il Tempo che da un anno martelliamo su quest’indecenza nazionale che non scandalizza più nessuno, anzi infastidisce benpensanti e addetti ai lavori che «sperano» di sfangarla confidando nel silenzio prima dell’oblio. Pure il successore dell’ex ministro-latitante Mogherini, e cioè Paolo Gentiloni, «spera» che il mutato quadro politico in India «produca risultati sul caso dei due marò». Le alte gerarchie militari ripetono da quasi tre anni di «sperare» in cambiamenti ogni volta imminenti. A mille giorni dal rapimento siamo ancora appesi alla «speranza» che qualcosa succeda. Nessuno vede la luce. Nessuno sa come uscire dall’impasse. Incrociamo le dita, snoccioliamo il rosario. Arrivederci alla prossima ricorrenza: fra altri mille giorni, il 6 agosto 2017.

Di Gian Marco Chiocci Pubblicato il: 10/11/2014

 
FONTE: http://www.iltempo.it

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