22/04/14

Oggi le comiche tra riflettori e scaricabarile


 

 

 

IL COMMENTO

Il Colosseo non si accende. Ritardi su ritardi, poi pressato dal nostro giornale, arriva il giorno sui Fori Imperiali

Ieri sera, alle ore 21, il Colosseo si sarebbe dovuto illuminare per solidarietà ai due marò. L’aveva stabilito una mozione in Campidoglio approvata dieci giorni fa. A una cert’ora, però, il Comune faceva trapelare l’indiscrezione che la Farnesina aveva detto no alle luci «per non alimentare polemiche con Nuova Delhi». Ma non era vero. Il ministro Mogherini, contattata da Il Tempo, cadeva dalle nuvole. «Ma che storia è?». Trascorrevano 5 minuti e in redazione richiamava trafelato l’ufficio stampa del sindaco. «No, il Colosseo non verrà illuminato ma il Campidoglio sì». Il Campidoglio? E che c’azzecca il Campidoglio? Le lancette correvamo veloci e pure il Campidoglio non s’accendeva. Arrivava di lì a poco un’altra, l’ennesima, telefonata. Ancora l’ufficio stampa del primo cittadino: «No, ehmmm... guardate, adesso accendiamo il Colosseo». Il Colosseo? Come il Colosseo? E il Campidoglio? Macché, niente da fare. Non s’accendeva il Colosseo, non s’accendeva il Campidoglio, lungo tutta via dei Fori Imperiali era buio pesto. Così abbiamo insistito. Richiamato. Protestato. Ci siamo intestarditi fino alle ore 22 quando finalmente il Colosseo s’è illuminato a giorno. Buonanotte sindaco. Quando si sveglia, cortesemente, se ci spiega perché.


Gian Marco Chiocci - 22/04/2014

fonte: i Tempo.it

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